La gestione del sistema di emergenza-urgenza 118 in Sardegna è al collasso, e la pazienza delle organizzazioni del terzo settore convenzionate con AREUS ha superato il limite. Dopo dieci mesi di silenzio e nessun seguito all’ultimo incontro tenuto lo scorso gennaio, Legacoop Sardegna ha rotto gli indugi inviando una lettera aperta ai vertici della Regione, inclusa la Presidente Alessandra Todde e gli assessori Bartolazzi e Manca, per denunciare l’inerzia nell’affrontare le gravi criticità del servizio. Il documento, firmato dal presidente regionale di Legacoop, Claudio Atzori, e dal responsabile di Legacoopsociali Sardegna, Andrea Pianu, punta il dito contro il ritardo che “determina un crescendo di uno stato di incertezza del futuro lavorativo di soci, dipendenti e delle stesse organizzazioni”.
Le cooperative sociali, essenziali per la gestione delle postazioni, sono costrette a operare con una dotazione di risorse inadeguata e incerta, compromettendo la programmazione di investimenti e la garanzia della qualità del servizio. Legacoop ricorda che già dall’incontro di gennaio era emersa la volontà politica di definire una nuova convenzione del sistema 118 – in linea con la riforma nazionale del Terzo Settore – in tempi rapidi, addirittura “entro sei mesi”, al fine di mettere in sicurezza le attività e avviare il processo di cambiamento del sistema. Impegni simili, ma con il medesimo esito, erano stati presi anche a giugno con diversi attori istituzionali. In un quadro ormai definito “insostenibile”, la priorità per Legacoop è che si giunga al riconoscimento dei costi necessari per la regolare contrattualizzazione del personale impegnato nelle postazioni.
Viene sottolineato che questo è l’unico modo per stabilizzare i presidi territoriali ed evitare che risorse umane ormai professionalizzate abbandonino il settore, con un grave danno per la sicurezza dei cittadini. Per questo, l’associazione ha chiesto la convocazione urgente in assessorato della Sanità di un incontro con tutti gli attori coinvolti, per discutere il disegno complessivo di organizzazione del sistema 118 convenzionato, i criteri e le modalità per l’accreditamento e l’affidamento delle postazioni territoriali, e le forme con cui riconoscere i costi diretti e indiretti sostenuti dai soggetti convenzionati. La lettera conclude evidenziando come l’emergenza urgenza 118, risorsa fondamentale per la salute pubblica, stia subendo anche le conseguenze delle lunghe attese nei Pronto Soccorso, che immobilizzano mezzi e operatori, aggravando le criticità nel presidio del territorio. Legacoop ha assicurato, infine, che manterrà alta l’attenzione sul tema coinvolgendo opinione pubblica e istituzioni.
