Un sofisticato raggiro, messo in atto con tecniche digitali avanzate, ha colpito una pensionata di 73 anni residente a Lanusei, causandole una perdita finanziaria di quasi 120.000 euro. L’intervento dei Carabinieri della locale Stazione ha permesso di denunciare i tre responsabili, tutti residenti tra Napoli e la provincia di Caserta, e di recuperare una parte consistente della somma sottratta.

LA TRUFFA  – Il meccanismo della truffa è iniziato la mattina del 13 agosto 2025, quando la vittima ha ricevuto un SMS apparentemente inviato dalla società “Nexi”. Il messaggio segnalava una presunta operazione bancaria non riconosciuta di 990 euro, con l’invito a contattare urgentemente un numero per annullarla.

La donna, preoccupata, ha chiamato il numero. Qui, un finto operatore Nexi le ha paventato una frode in corso e l’ha convinta della necessità di coinvolgere le forze dell’ordine. La fase cruciale del raggiro è avvenuta subito dopo: i truffatori hanno utilizzato la tecnica del “caller id spoofing” per falsificare il numero di telefono, facendo credere alla 73enne di ricevere una chiamata direttamente dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Lanusei.

Un uomo, qualificatosi come un sedicente “Carabiniere di nome Giuseppe”, ha conquistato la fiducia della vittima e l’ha convinta a recarsi immediatamente presso la filiale del Banco di Sardegna. Con la scusa di “mettere in sicurezza” i suoi risparmi, l’ha indotta a effettuare tre bonifici urgenti verso conti correnti Findomestic, per un totale complessivo di ben 119.800 euro.

RECUPERO PARZIALE DEI SOLDI  – È stata la prontezza della donna, che si è subito recata alla Stazione Carabinieri di Lanusei per denunciare l’accaduto, a innescare le indagini immediate.

I militari sono riusciti a ricostruire la catena dei trasferimenti e, in sintonia con l’Autorità Giudiziaria, hanno identificato e denunciato i tre responsabili: un 41enne e un 24enne residenti in provincia di Caserta e un 58enne napoletano. Grazie alla rapidità di azione, è stato possibile bloccare e recuperare 30.800 euro della somma truffata, che saranno presto restituiti all’avente diritto.