Un caso di frode aziendale unico nel suo genere: una dipendente ha usato la carta di credito aziendale per fare spese fuori dall’ordinario, acquistando cartucce di inchiostro, per oltre 220.000 euro, e rivendendole su Ebay. La donna sta ora affrontando le gravi conseguenze del caso, che vanno ben oltre il licenziamento.
Il fatto è accaduto nel Regno Unito. Claire Timmins 34enne impiegata presso il Morson Group, ha operato per anni un abuso continuativo della carta aziendale per procurarsi quantità spropositate di cartucce d’inchiostro. La frode, tuttavia, non si è limitata al solo acquisto ingiustificato a danno dell’azienda; la donna rivendeva infatti le cartucce su eBay, utilizzando un account privato, a 220 sterline ciascuna, trasformando l’illecito in una vera e propria attività di guadagno personale.
Una volta scoperta le sue attività la 34enne è stata licenziata per “grave scorrettezza” e, a causa della natura criminale della sua condotta, è stata anche sottoposta ad azione penale con ammissione di colpevolezza per furto e frode. I dati hanno rivelato che il Morson Group, l’azienda per cui lavorava, necessitava solamente di circa quattro cartucce d’inchiostro al mese, ma gli acquisti reali superavano notevolmente tale fabbisogno. I Pubblici Ministeri incaricati delle indagini hanno ricostruito la mole impressionante dei pagamenti illeciti. Nel 2016, risultavano acquistate 130 cartucce per 12.508,82 euro; nel 2017 se ne contavano 251, per un costo di 24.127,12 euro. La spesa era continuata anche negli anni successivi: 14.364,57 euro nel 2018 e 6.438,20 euro nel 2019, anno in cui la donna si trovava tra l’altro in congedo di maternità. Gli acquisti hanno toccato il picco negli anni più recenti: 194 cartucce nel 2020 (18.758,30 euro), 295 nel 2021 (27.670,41 euro), 391 nel 2022 (40.596,56 euro), 429 nel 2023 (46.467,70 euro) e, infine, 230 nel 2024 (28.339,18 euro). Un totale complessivo di 220.000 euro che la dipendente dovrà ora ripagare all’azienda con gli interessi.
