NUORO. Ieri, in contemporanea con la presentazione nazionale, anche Nuoro ha celebrato il lancio del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri 2026. Alla presenza del Colonnello Gennaro Cassese, è stato svelato un racconto per immagini che, quest’anno, celebra l’”Eroe Quotidiano” e la vicinanza dell’Arma alle sue comunità, con uno speciale omaggio che tocca anche la Barbagia. L’edizione 2026, giunta alla sua 93ª uscita, è stata illustrata con lo stile vivace e luminoso della nuova Pop Art italiana, grazie all’artista René (Luigi Valeno).

Un momento della presentazione del Calendario Storico
Le tavole raffigurano Carabinieri impegnati nella vita di tutti i giorni, uniti dal tema portante dell’Arma: la “cura”. Come sottolineato dal Comandante Generale nell’introduzione al Calendario, l’opera è dedicata a “chi fa progetti di vita, non di morte”, offrendo loro “il costante impegno, l’incessante dedizione, in una parola la cura”. A dare voce e profondità alle tavole contribuiscono le firme illustri di scrittori come Maurizio de Giovanni, Aldo Cazzullo e Massimo Lugli. Il legame con il territorio sardo e, in particolare, con la Barbagia emerge in un riferimento a un delicato fatto di cronaca. Il Calendario, infatti, rievoca l’intensa attività investigativa successiva a un omicidio consumato nel 2020 nelle campagne del Nuorese. L’episodio, inizialmente archiviato come un tragico incidente sul lavoro – un allevatore schiacciato da un vitello – si rivelò, grazie alla perseveranza e all’acume investigativo dei Carabinieri, un omicidio volontario, di cui fu poi accusato un nipote della vittima. Attraverso questo e altri racconti, il Calendario 2026 non è solo un’opera d’arte, ma un vero e proprio diario collettivo che testimonia la duplice missione dei Carabinieri: essere un presidio rassicurante e un faro di legalità, capace di svelare anche le verità più complesse e nascoste
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