La città di Nuoro, che in tempi recenti si è sempre più affermata patria di validi cantanti lirici in campo nazionale, nel passato ha espresso valide voci di tutto rispetto a livello locale che, per qualità vocali, avrebbero meritato un doveroso percorso artistico. Tra questi il basso Matteo Scrugli
Classe 1933, Matteo Scrugli è stato per oltre mezzo secolo un personaggio di spicco della vita musicale nuorese. Frequentò da giovanissimo l’ambiente musicale cittadino, dove ebbe occasione di mettere in evidenza le non comuni doti canore. Dotato di una generosa e potente voce di basso-baritono, iniziò la sua attività canora presso il coro diretto dall’organista don Sergio Piras e in seguito presso la Corale Santa Maria della Neve diretta da don Pietro Cottu, dove ebbe occasione di esibirsi in impegnati concerti lirici. Nel 1966 fece parte del nucleo dei fondatori del Coro Barbagia, diretto prima da Banneddu Ruiu e successivamente da Gioacchino Scrugli, ricoprendone anche la carica di presidente per oltre quaranta anni. Come componente del Coro Barbagia, il suo nome rimane indissolubilmente legato a brani da solista come Su perdonu, Zia Tatana Faragone e, soprattutto, Non mi giamedas Maria (il cui titolo originale del 1952 è Est mortu su Messia), brano molto espressivo per i toni di alta drammaticità, composto appositamente per la sua vocalità dal maestro Banneddu Ruiu, di cui resta insuperabile e insuperato interprete nell’incisione discografica della RCA Italiana, Sardegna canta e prega del 1966. Apprezzato basso solista anche nel coro diretto dall’organista della Cattedrale di Nuoro, don Sergio Piras (“I ragazzi di don Sergio”), in cui ebbe modo di distinguersi in impegnati brani da solista di Musica Sacra, come nel Libera eas dell’Offertorio, dalla Messa da Requiem del maestro Lorenzo Perosi.

Matteo Scrugli. 1 da sx ultima fila. Corale Santa Maria della Neve (1963)
Negli anni Sessanta Scrugli entrò a far parte della Corale Santa Maria della Neve, prestigiosa realtà musicale cittadina diretta da don Pietro Cottu, che in breve raccolse le migliori voci nuoresi, tra queste: i tenori Giuseppe Tanchis e Salvatore Nuvoli, il soprano Antonietta Chironi, il mezzosoprano Luisa Guiso, il baritono Gioacchino Scrugli e i bassi Banneddu Ruiu e Romano Ruiu; nomi che si sarebbero imposti in seguito nel panorama canoro nuorese. Dal 1960 al 1964, la Corale Santa Maria della Neve sarebbe diventata una realtà musicale tra le più importanti della Sardegna, con un nutrito programma di oltre centoventi brani, che spaziavano dalla polifonia classica al folclore sardo al repertorio lirico – operistico. La Corale Santa Maria della Neve si sciolse nel 1965, con l’occasione parte dei componenti maschili della stessa confluirono nel 1966 nel neonato Coro Barbagia diretto da Banneddu Ruiu.

Il Coro Barbagia nel 1966, anno della fondazione
Fu nel repertorio lirico della Corale Santa Maria della Neve che Matteo Scrugli espresse al meglio tutte le potenzialità di basso lirico in pubblici concerti, soprattutto in famosi brani del repertorio operistico ottocentesco tratti da opere di Giuseppe Verdi (Don Carlo, “Ella giammai m’amò”), Gioachino Rossini (Mosè, “Dal tuo stellato soglio”), Vincenzo Bellini (La sonnambula, “Tu non sai”), Gaetano Donizetti (Elisir d’amore, “Ei corregge ogni difetto”). In campo folcloristico fu primo interprete del brano Anninnia tesoro”, composto dal maestro Salvatore Nuvoli.
“Alla memoria dell’indimenticato Matteo Scrugli” è stata dedicata la IIIª Rassegna Canti Popolari di Sant’Antonio, tenutasi il 20 giugno 2009 a Desulo, organizzata dal Coro Padentes-Promoteur Giampiero Congiu. Matteo Scrugli è venuto a mancare il 19 settembre del 2006.
Nel video che segue, dall’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, “Ei corregge ogni difetto”, canta il basso Matteo Scrugli. Al pianoforte, la pianista Maria Rosaria Denti. Intervengono il tenore Giuseppe Tanchis, il soprano Luisa Guiso, il baritono Gioacchino Scrugli e la Corale Santa Maria della Neve diretta dal maestro don Pietro Cottu. Nuoro, 1963
