NUORO – Vertenza sindacale per la Casa Protetta per Anziani (ex “Casa di Riposo” di Via Trieste). la CISAL (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori), lancia un durissimo atto d’accusa contro la cooperativa A.L.D.I.A., che gestisce la struttura. Il sindacato, in una nota di reclamo formale indirizzata all’assessore ai Servizi Sociali, Adriano Catte, denuncia una situazione di “preoccupante disattenzione per la dignità e il decoro operativo dei lavoratori”..
La nota, firmata dal segretario coordinatore dell’Unione Provinciale CISAL Nuoro e da quattro dipendenti ausiliari ( pone l’accento su una presunta “disattenzione per la dignità e il decoro operativo dei lavoratori”. La CISAL lamenta di una progressiva riduzione dell’orario di lavoro (da 38 a 30/32 ore settimanali) avvenuto attraverso la modifica unilaterale del contratto in essere al momento del cambio di gestione, trasformandolo da full-time a part-time.
La situazione retributiva non è l’unico punto critico. Il sindacato lancia l’allarme anche sulla qualità del servizio offerto agli ospiti. La riduzione dei contratti ha esacerbato un preesistente problema di organico: la Casa Protetta, una struttura di oltre mille metri quadrati sviluppata su quattro piani che ospita tra i 21 e i 23 anziani non autosufficienti, è assistita da sole 4 unità ausiliarie.
Il Sindacato accusa la cooperativa A.L.D.I.A. di aver violato il CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) e le condizioni di gara dell’appalto, adottando condizioni operative e retributive che denotano una grave mancanza di rispetto per la dignità professionale dei dipendenti. La CISAL chiede quindi un intervento, da parte dell’assessore Catte e dell’Amministrazione Comunale di Nuoro, affinché non sia consentita la cristallizzazione di tali condizioni e sia garantito al personale il diritto a un lavoro equamente retribuito e dignitoso, in una struttura di alto valore storico per la città di Nuoro.
