Il gruppo consiliare Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) ha presentato un’interrogazione urgente alla Giunta regionale per affrontare la grave situazione dei lavoratori sardi della Telco Servizi Digitali (TSD), rimasti senza stipendio e certezze sul proprio futuro da dicembre 2024, nonostante il settore delle telecomunicazioni stia vivendo una fase di espansione grazie ai fondi del PNRR.
L’interrogazione, con primo firmatario il consigliere Giuseppe Dessena e sottoscritta anche dalla capogruppo Maria Laura Orrù e dal consigliere Diego Loi, è indirizzata alla presidente della Regione Alessandra Todde e agli assessori all’Industria, Emanuele Cani, e al Lavoro, Desirè Manca. Il documento ricapitola le intricate vicissitudini societarie che hanno portato alla attuale crisi strutturale della TSD.
La società, specializzata nella realizzazione e manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti per la fornitura di servizi di telecomunicazione, è nata nel 2021 dalla cessione in affitto a TIM di un ramo d’azienda tlc SITTEL. In questi anni, l’azienda è passata di mano più volte, dando vita a uno stato di crisi sempre più grave: nei mesi scorsi era stato annunciato un piano di rientro, mai concretizzatosi. Per far fronte ai ritardi nei pagamenti degli stipendi, al blocco delle attività aziendali e alla crisi strutturale in cui versa, la società ha presentato richiesta di concordato preventivo al tribunale di Milano, impedendo così ai lavoratori, ora creditori, di agire legalmente per recuperare quanto dovuto.
“È una situazione assurda” affermano Dessena, Orrù e Loi, sottolineando il paradosso per cui lo Stato investe miliardi per la banda ultralarga, generando grande richiesta di manodopera, mentre questi lavoratori restano in stallo. Il credito individuale dei dieci dipendenti sardi si aggira tra gli 8 e i 10 mila euro in retribuzioni arretrate. L’interrogazione di AVS chiede alla Giunta regionale di agire immediatamente per garantire il pagamento delle mensilità arretrate e delle spettanze dovute ai dieci lavoratori e, sulla scia di quanto fatto da altre Regioni come la Toscana, per favorire l’assorbimento di questi dieci lavoratori nell’azienda Fibercop affinché possano tornare a svolgere il proprio lavoro, ricevendo un trattamento equo.
Flavia Novellu
