Il “Caso Nunziati”: il giornalista licenziato dopo la domanda scomoda su Gaza all’Ue

Salvatore

Per la tua pubblicità su Cronache Nuoresi scrivi una mail a: commerciale@cronachenuoresi.it o chiama il n. +39 324 952 7229

Il “Caso Nunziati”: il giornalista licenziato dopo la domanda scomoda su Gaza all’Ue

giovedì 06 Novembre 2025 - 09:13
Il “Caso Nunziati”: il giornalista licenziato dopo la domanda scomoda su Gaza all’Ue

Il giornalista Gabriele Nunziati

Il giornalista dell’Agenzia Nova ha pagato col licenziamento la domanda sulla ricostruzione a Gaza

Ha fatto il giro del web la notizia del licenziamento del giornalista Gabriele Nunziati, corrispondente da Bruxelles per l’Agenzia Nova, dopo aver posto una domanda considerata “scomoda” alla commissione europea. I fatti risalgono al 13 ottobre 2025 quando, durante il briefing quotidiano della commissione, Nunziati aveva interpellato la portavoce, Paula Pinho, chiedendo: “Dato che da tempo l’Unione Europea chiede che sia la Russia a pagare per la ricostruzione dell’Ucraina, sarà così anche per Israele per la ricostruzione di Gaza, visto che ha praticamente distrutto l’intera striscia?”.

La portavoce Pinho si era sottratta alla risposta nel merito, definendo la domanda “tecnicamente sbagliata”. Il video, diffuso sui canali social e ripreso da media non allineati, ha avuto un’ampia risonanza, creando – secondo le successive dichiarazioni dell’agenzia – un imbarazzo per la testata. Circa due settimane dopo il fatto, il 27 ottobre, Nunziati ha ricevuto la comunicazione dell’interruzione del rapporto di collaborazione con l’Agenzia Nova. La motivazione ufficiale addotta dall’agenzia ruota attorno alla scorrettezza tecnica e fattuale della domanda stessa, un paragone ritenuto non pertinente tra due situazioni geopolitiche differenti: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la reazione armata di Israele seguita agli attacchi.

“Credo che nel nostro Paese ci sia una costante erosione della libertà di stampa – ha spiegato Nunziati – dopo aver appreso del proprio licenziamento. La vicenda, che ha visto mobilitarsi l’ordine dei giornalisti e diverse associazioni di categoria, ha immediatamente innescato un acceso dibattito sulla libertà di espressione in contesti internazionali delicati. Molti colleghi hanno espresso solidarietà a Nunziati, sottolineando come il compito del giornalista sia proprio quello di porre quesiti difficili, anche a rischio di suscitare disagio nelle istituzioni. S.Nov.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi