Un’azione fulminea e coordinata dei Carabinieri ha messo fine alla folle “corsa al furto” di un giovane, bloccato in flagranza di reato e ritenuto responsabile di una serie di furti d’auto avvenuti nel giro di poche ore tra Sassari e Ossi.
L’operazione, condotta dai militari della Stazione di Ossi supportati dalla Sezione Operativa della Compagnia di Sassari, è scattata domenica 2 novembre a seguito di una segnalazione. Tutto è iniziato in Corso Trinità a Sassari, dove il proprietario di un’Opel Crossland si è assentato per pochi minuti per recarsi in tabaccheria: un lasso di tempo sufficiente affinché l’uomo salisse a bordo e si dileguasse con la vettura. Poche ore dopo, l’attenzione delle pattuglie si è spostata su Ossi, in seguito alla ricerca di una seconda vettura, una Nissan Juke, appena trafugata. L’epilogo è arrivato poco dopo: il giovane è stato individuato e bloccato proprio mentre era ancora a bordo della Opel Crossland rubata a Sassari.
IL BOTTINO MANCATO E GLI ARRESTI DEL MESTIERE – Le indagini hanno rapidamente ricostruito la dinamica frenetica degli eventi: l’arrestato, dopo aver rubato la Opel a Sassari, si è diretto a Ossi dove è riuscito a portare via la Nissan Juke. È stato, tuttavia, scoperto da alcuni conoscenti della proprietaria, che sono riusciti a metterlo in fuga, costringendolo ad abbandonare l’auto rubata.
A bordo della Nissan abbandonata, i Carabinieri hanno rinvenuto le chiavi di una terza vettura, un’Alfa Romeo Mito, che l’uomo aveva tentato di rubare sempre a Ossi. Tutte e tre le autovetture – la Opel Crossland, la Nissan Juke e l’Alfa Romeo Mito – sono state recuperate e immediatamente restituite ai legittimi proprietari.
Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto nello zaino dell’uomo un vero e proprio kit da scasso: cesoie, forbici e una pinza multiuso, tutti oggetti che si presume siano stati utilizzati per forzare le portiere dei veicoli.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari, l’uomo è stato tratto in arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza. Al termine dell’udienza di convalida tenutasi lunedì 3 novembre presso il Tribunale di Sassari, l’arresto è stato confermato e per l’indagato è scattata la misura dei domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
