A Nuoro è boom di occupati e di start-up innovative ma l’assenza di credito ostacola lo sviluppo

Salvatore

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A Nuoro è boom di occupati e di start-up innovative ma l’assenza di credito ostacola lo sviluppo

martedì 04 Novembre 2025 - 10:10
A Nuoro è boom di occupati e di start-up innovative ma l’assenza di credito ostacola lo sviluppo

Nuoro, la Camera di Commercio (foto S.Novellu)

NUORO – Un’economia in bilico tra tradizione e innovazione, che mostra una notevole resilienza ma che rischia di restare frenata da debolezze strutturali. È questa l’immagine che emerge dal Rapporto sull’economia della provincia di Nuoro – Terzo trimestre 2025, elaborato dall’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Nuoro. Il report fotografa un territorio a “due velocità”, capace di brillare in specifici indicatori ma ancorato a un modello produttivo frammentato.

Maria Luisa Ariu responsabile dell’osservatorio

I PUNTI DI FORZA –  Il tessuto socio-economico nuorese si conferma dinamico, con segnali di eccellenza che superano le medie regionali e nazionali.

OCCUPATI – Gli occupati nelle imprese salgono a 51.464 (+1,7% in un anno). Il primo trimestre 2025 segna un +7,8% di occupati, ben al di sopra della media nazionale (+1,8%).

BOOM DELL’EXPORT – La provincia registra un vero e proprio exploit delle esportazioni (+176,8%) nel primo trimestre 2025 rispetto al 2024.

SETTORI TRAINANTI –  Servizi alle imprese (+10,7% occupazionale), trasporti e spedizioni (+9,2%) e turismo (+3,8%) guidano la crescita. Questi comparti mostrano anche alta redditività (ROE per costruzioni al 19,1%, trasporti 16,6%, commercio 15,3%).

IMPRENDITORIALI TÀ FEMMINILE E GIOVANILE –   Entrambe le categorie superano le medie regionali e nazionali: l’imprenditoria femminile rappresenta il 24,4% del totale, mentre quella giovanile (under 35) si attesta al 10,4%.
RESILIENZA – Il tasso di sopravvivenza a tre anni delle imprese nuoresi si attesta al 76,8%, confermando una notevole capacità di tenuta. Nonostante la vivacità di alcuni indicatori, il rapporto mette in luce fragilità che rallentano lo sviluppo:

PREVALENZA MICRO IMPRESE –  Le micro-imprese rappresentano l’82,6% del campione. Il report sottolinea un dato significativo: le sole due grandi imprese generano più valore della produzione di tutte le micro-imprese messe insieme, segnalando una produttività media inferiore alla media regionale.

BASSA NATALITÀ: Il tasso di natalità è fermo al 3,72%, con una contrazione delle iscrizioni di nuove imprese del -17,2% nel terzo trimestre 2025.

REDDITIVITÀ  BASSA – Settori chiave come il Manifatturiero e l’Energia, pur generando 730 milioni di euro di produzione, hanno un ROE (indice di redditività) appena del 2,3%. Anche il Turismo, sebbene strategico (7,37% del valore aggiunto), resta legato a forte stagionalità e margini di redditività bassi (ROE 3,8%).
Contrazione del Credito: Si registra un calo dei prestiti alle imprese del -3,7%.

LE SFIDE PER CAMBIARE LA SITUAZIONE –  Maria Luisa Ariu, responsabile dell’Osservatorio Economico della CCIAA di Nuoro, sintetizza la situazione: «L’economia nuorese rischia di restare ancorata a una struttura troppo frammentata. Si trova a un bivio: rimanere ancorata a un modello basato sulla sopravvivenza, o sfruttare i propri punti di forza per innescare una transizione che punti a far crescere le imprese esistenti in dimensione, produttività e redditività».

Secondo l’Osservatorio, il cambio di paradigma necessario per il futuro del Nuorese passa per: più servizi avanzati, innovazione, credito accessibile, e la riconversione dei settori in crisi.

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