INVASIONE CAMPERISTI – Il Comune di Orosei guidato dalla sindaca Elisa Farris denuncia una grave emergenza campeggio abusivo: con numerosi camperisti che sostano nelle aree non autorizzate, il problema dilaga ed è difficile porvi una soluzione. Nonostante il campeggio libero sia vietato per legge su quasi tutto il territorio, nell’area del comune di Orosei, solo tra il 14 e 28 ottobre di quest’anno, sono state emesse 149 sanzioni per campeggio abusivo e sosta notturna all’interno delle pinete litoranee e nel litorale.
LE NORME – In Italia il campeggio libero è vietato per legge su gran parte del territorio, con poche eccezioni in aree appositamente autorizzate. Le violazioni sono sanzionabili con multe che possono variare da circa €100 a €500, a seconda del comune e della regione; la Sardegna in particolare adotta una posizione molto rigorosa in merito. Nonostante i controlli attivi però, specialmente in aree sensibili come litorali, dune e aree boschive, le sanzioni pecuniarie si rivelano insufficienti per scoraggiare l’abusivismo e spesso non vengono pagate, in quanto molti di questi campeggiatori sono stranieri e, al termine della vacanza, tornano al proprio paese ignorando il pagamento delle multe.
LA SITUAZIONE REGIONALE – Il problema non è circoscritto alle sole coste di Orosei, ma coinvolge l’intera Isola, interessando in modo particolare gli altri comuni costieri, che attraggono un numero crescente di turisti e campeggiatori che scelgono di sostare in aree non autorizzate. Il fenomeno, oltre che un fattore di perdita economica, è considerato una grave minaccia per la tutela ambientale, in particolare per le coste, le pinete, e i parchi naturali, a causa del frequente scarico di liquami e abbandono di rifiuti.
NORMATIVE DI TUTELA – Oltre alle sanzioni economiche e la promozione delle aree autorizzate, da tempo molti paesi costieri ritengono sia necessaria l’istituzione di ulteriori norme che tutelino la Regione da questo problema dilagante. Ad oggi non è ancora stato preso alcun provvedimento per normare la questione, nonostante questa diventi sempre più grave e il regolamento attuale non sia adeguato, da solo, ad arginare l’emergenza.
