NUORO – Un grave atto intimidatorio verso la gestione dell’impianto ippico comunale di Pratosardo. Pietro Carzedda, 47 anni, presidente dell’Asd Nuoro, società che si è aggiudicata in appalto la gestione della struttura da aprile scorso, è stato oggetto di minacce di morte, croci e frasi inequivocabili che gli intimano di abbandonare il galoppatoio. Le scritte sono comparse sia all’esterno che all’interno della struttura, ripetendosi in due momenti distinti: venerdì e nella notte tra lunedì e martedì.
INTIMIDAZIONI E INDAGINI – Gli uomini della Digos della Questura di Nuoro e i Carabinieri hanno avviato un’indagine congiunta per individuare l’autore del gesto o i possibili mandanti di quello che appare come un tentativo di avvelenare il contesto in cui opera la nuova gestione, subentrata dopo una lunga e aspra querelle legata ai precedenti affidamenti. L’associazione presieduta da Carzedda si era aggiudicata la gara d’appalto per 17 anni con l’unica offerta presentata.
LA REAZIONE DELLE ISTITUZIONI – Il Sindaco di Nuoro, Emiliano Fenu, ha espresso ferma condanna: “Condanniamo questi gesti. Confidiamo sul lavoro degli inquirenti. Sono vicino al destinatario della vile intimidazione, che ha tutto il mio sostegno. Noi siamo per la legalità, senza se e senza ma.” Il primo cittadino ha inoltre garantito che l’amministrazione attiverà “tutte le azioni necessarie per garantire la sicurezza delle persone e dei beni.”
Il gruppo di opposizione SiAmo Nuoro, tramite i suoi consiglieri comunali Pierluigi Saiu e Bastianella BUffoni, ha espresso “solidarietà piena” a Carzedda, sottolineando che l’atto colpisce “l’intera comunità nuorese e il principio stesso di convivenza civile.” Il gruppo ha chiesto la convocazione urgente di un Consiglio Comunale straordinario proprio presso il galoppatoio, definito “luogo simbolico di questa vicenda,” per dimostrare che “Nuoro non si piega di fronte alle minacce” e difendere chi gestisce la struttura “con correttezza e dedizione.”
