La fotografia italiana perde un altro maestro: addio a Mimmo Jodice

Salvatore

Per la tua pubblicità su Cronache Nuoresi scrivi una mail a: commerciale@cronachenuoresi.it o chiama il n. +39 324 952 7229

La fotografia italiana perde un altro maestro: addio a Mimmo Jodice

di Salvatore Novellu
mercoledì 29 Ottobre 2025 - 07:48
La fotografia italiana perde un altro maestro: addio a Mimmo Jodice

Il maestro Mimmo Jodice (foto ANSA/FABIO FRUSTACI)

Il suo iconico bianco e nero ha lasciato una luce eterna sul mondo


A poche settimane dalla scomparsa di Gianni Berengo Gardin, il mondo della fotografia piange la scomparsa di un altro maestro: è morto Mimmo Jodice, uno dei più grandi autori di sempre, spentosi a Napoli all’età di 91 anni.

Nato nel popolare quartiere della Sanità il 29 marzo 1934, autodidatta, con una carriera celebrata che ha superato i sessant’anni, Jodice ha fatto del tempo e della memoria il fulcro della sua appassionata ricerca. Il suo iconico bianco e nero ha lasciato una luce eterna sul mondo e sulla sua amata città, Napoli, che egli ha sempre rappresentato non in chiave folkloristica, ma come sostanza arcaica, in perenne dialogo con l’antico. Il suo sguardo era al tempo stesso classico e metafisico, capace di rendere visibile l’invisibile.

UNA CARRIERA TRA AVANGUARDIA E DIDATTICA – A partire dagli anni Sessanta, Jodice ha collaborato con protagonisti dell’arte contemporanea come Andy Warhol, Joseph Beuys e Sol LeWitt. Tra i lavori che restano nella storia della fotografia si annoverano le celebri serie  Vedute di Napoli e Anamnesi, che includeva gli scatti ai capolavori del Museo Archeologico.
Maestro per moltissimi talenti venuti dopo di lui, Jodice è stato anche docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Innumerevoli i premi e i riconoscimenti ottenuti, tra cui Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei nel 2003; Laurea honoris causa in Architettura dall’Università Federico II di Napoli nel 2006; Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal ministero della Cultura Francese (dal 2011), a testimonianza del grande amore che gli veniva tributato oltralpe.
Solo pochi giorni fa, il documentario Oltre il confine di Matteo Parisino, che lo ritrae al lavoro accanto al figlio Francesco (anch’egli affermato fotografo), era stato presentato alla Festa del Cinema di Roma. Sulla sua vita c’è anche il bel documentario di Mario Martone, Un ritratto in movimento.
Jodice lascia l’amata e inseparabile moglie, Angela.
Per volontà del sindaco Manfredi e della famiglia, la camera ardente sarà allestita giovedì 30 ottobre, dalle 12 alle 16.30, presso il Maschio Angioino (Castel Nuovo), luogo simbolico che solo recentemente aveva ospitato la sua ultima grande mostra, “Napoli Metafisica”. Un ultimo abbraccio tra il maestro e la sua Napoli.

L’EREDITÀ PER IL FUTURO – Nei mesi scorsi, Mimmo Jodice si era molto rallegrato per l’annuncio della nascita di un Centro Studi Polifunzionale a lui dedicato, un polo per i giovani che sorgerà nel Real Bosco di Capodimonte, presso l’edificio Cataneo. A Capodimonte aveva già donato in precedenza numerose opere, tra cui il corpus di Avanguardie a Napoli, i progetti Eden e La città invisibile, e Transiti, oltre alla sua camera oscura.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi