Malattie tropicali neglette, “Un problema che ci riguarda”: giornata di studio all’Ordine dei Medici di Cagliari

Franceschino Nieddu

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Malattie tropicali neglette, “Un problema che ci riguarda”: giornata di studio all’Ordine dei Medici di Cagliari

Giornata di studio promossa dall'Ordine dei Medici e AIFO. Cresce il rischio contagio globale. Appello ai politici per potenziare la sanità pubblica: "In Italia curarsi sta diventando un lusso".
lunedì 27 Ottobre 2025 - 12:38
Malattie tropicali neglette, “Un problema che ci riguarda”: giornata di studio all’Ordine dei Medici di Cagliari

Convegno sulle malttie tropicali (foto F. Nieddu)

CAGLIARI. Si è tenuta sabato a Cagliari una giornata di studi importante, promossa dall’Ordine dei Medici e dall’AIFO (Associazione Amici di Raoul Follerai), interamente dedicata alle Malattie Tropicali Neglette (MTN). Sono state affrontate le cause, le conseguenze e le cure di patologie spesso poco considerate, ma estremamente diffuse tra le popolazioni tropicali e sub-tropicali, come varie forme di lebbra e altre affezioni generate primariamente da povertà e scarsa igiene.

È stato evidenziato come queste malattie, benché mortali o invalidanti, siano sostanzialmente ignorate dalle grandi case farmaceutiche, che non investono in ricerca a causa della mancanza di potere politico ed economico degli Stati più colpiti. Nel mondo, circa tre miliardi e mezzo di persone sono esposte a queste patologie, con un aumento dei contagi del 2% annuo, come si registra in Brasile. Le MTN sono diffuse in 149 Paesi, di cui 100 sono considerati endemici.

I relatori hanno ricordato che in passato i Paesi colonizzatori curavano i propri cittadini colpiti, ma non intervenivano a favore delle popolazioni locali. Inoltre, è stato sfatato il mito secondo cui l’unica via di diffusione sia l’arrivo di migranti: l’aumento dei viaggi in aereo contribuisce significativamente alla circolazione globale di queste malattie.

Dagli interventi è emersa la necessità urgente di strategie d’intervento multidisciplinari per migliorare le condizioni igienico-sanitarie, in un’ottica di “Salute Unica” che comprenda l’azione integrata sulle specie umana, animale e ambientale, ponendo la tutela della salute al centro della persona.

Esperienze dirette di medicina di prossimità in Paesi stranieri sono state condivise da alcuni relatori, volontari impegnati per lunghi periodi all’estero, affiancate da casi clinici di cura di MTN gestiti anche in Sardegna.

La riflessione si è infine spostata sulla Sanità italiana. Non sono mancate dure critiche e appelli ai politici per un maggiore impegno nel potenziare il servizio sanitario e la medicina di base preventiva. È stata denunciata l’indifferenza di fronte alla situazione critica che rende l’accesso al servizio pubblico sempre più difficile, tanto che l’aumento della povertà impedisce a molti cittadini di curarsi adeguatamente, non potendo accedere alle cure private.

«Il medico non cura solo i pazienti, ma deve pensare alla sanità in generale», è stata la conclusione che ha sintetizzato la responsabilità estesa della professione.

F. N.

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