NUORO – I comitati nuoresi a sostegno della Palestina sono scesi nuovamente in piazza sabato sera di fronte alla chiesa delle Grazie per un sit-in che ha messo in discussione la portata del recente accordo su Gaza. Muniti di bandiere, striscioni e cartelli, i manifestanti hanno ribadito che l’intesa raggiunta è da considerarsi solo una tregua, e peraltro già violata, a loro dire, dallo Stato di Israele.

Sit in Palestina (f. F. Nieddu)
L’accordo prevede lo scambio dei prigionieri, il ritiro parziale delle truppe sioniste da Gaza e il transito degli aiuti umanitari. Tuttavia, secondo i partecipanti, queste misure non toccano le questioni sostanziali che sono alla radice del conflitto in Medio Oriente. La mobilitazione, promossa a seguito delle pressioni popolari internazionali, delle azioni della Global Sumud Flotilla e delle migliaia di vittime in Palestina, è stata vista come una concessione limitata.
Durante gli interventi, è stata aspramente criticata la posizione del Governo italiano: «Mentre altri Governi hanno riconosciuto lo Stato Palestinese e condannato il genocidio, il Governo Meloni sostiene i sionisti», è stato affermato.
A parere dei manifestanti, l’accordo presenta numerosi limiti proprio perché non affronta il nodo cruciale dell’occupazione della Palestina (inclusa la Cisgiordania) da parte di Israele e dei coloni, e non pone le basi per l’autodeterminazione di un futuro Stato Palestinese.
I comitati hanno annunciato che le manifestazioni proseguiranno: «Le mobilitazioni continueranno per il riconoscimento dello Stato Palestinese e la fine definitiva dell’occupazione da parte di Israele».
