NUORO – Cresce la preoccupazione per il destino di circa quattrocento lavoratori in Sardegna, impiegati nella gestione degli impianti di depurazione, a seguito della pubblicazione del nuovo bando da parte di Abbanoa, il gestore idrico unico. I consiglieri provinciali Giorgio Fresu e Pierluigi Saiu hanno espresso forte allarme, chiedendo formalmente la convocazione urgente del Consiglio Provinciale per discutere la situazione e pianificare iniziative a difesa dei dipendenti.

Giorgio Fresu (foto S.Novellu)
Il bando in questione mira all’internalizzazione del servizio di depurazione, fino a oggi gestito dalla società Acciona. Secondo Fresu e Saiu, questa procedura rischia di penalizzare e, in alcuni casi, escludere categorie specifiche di lavoratori che per anni hanno assicurato l’efficienza del sistema, come il personale amministrativo e gli addetti ai laboratori.

Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)
«È cruciale – affermano i due Consiglieri – che nel passaggio della gestione da una società all’altra sia garantita la continuità occupazionale e che si tutelino le professionalità acquisite. Stiamo parlando di quasi quattrocento persone con competenze fondamentali per l’intero sistema depurativo».
I consiglieri hanno inoltre richiamato l’attenzione sulle competenze specifiche delle Province in materia, in particolare per le autorizzazioni agli scarichi delle acque reflue, evidenziando la necessità di un confronto istituzionale immediato. «È indispensabile – concludono – definire indirizzi chiari per scongiurare scelte che penalizzino i lavoratori e per mantenere la continuità e l’alta qualità del servizio offerto».
S.Novellu
