Cantanti lirici nuoresi. Nedo Pirisino: il tenore che cantò per quattro papi – VIDEO

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Cantanti lirici nuoresi. Nedo Pirisino: il tenore che cantò per quattro papi – VIDEO

di Michele Pintore
domenica 19 Ottobre 2025 - 05:00
Cantanti lirici nuoresi. Nedo Pirisino: il tenore che cantò per quattro papi – VIDEO

Nedo Pirisino al concorso ENAL del 1950

Nedo Pirisino, tenore: dal coro delle vecchie Grazie, nell’antico rione di Seuna, al prestigioso coro della Cappella Sistina in Vaticano, la carriera del tenore nuorese che cantava per i papi


Tra le voci liriche nuoresi, che emergono per prime nel panorama canoro cittadino del passato, va citata innanzitutto quella del tenore Nedo Pirisino che, insieme a quella del tenore Giuseppe Tanchis, si imporranno come le più belle voci liriche espresse da Nuoro a partire dagli anni Cinquanta. Come per tanti ragazzi nuoresi del periodo, la passione canora nasce tra gli antichi vicoli di Seuna e Santu Predu, tra cori improvvisati impegnati a intonare i canti della tradizione popolare nuorese. Nato a La Maddalena il 23 dicembre del 1926, Pirisino si ritenne sempre cittadino nuorese a tutti gli effetti, essendo giunto in città da ragazzo, nel 1937, al seguito della famiglia, in quanto il padre era stato assunto come operaio nella neonata Sezione Autonoma di Artiglieria. In città visse i duri anni della guerra, fino alla fine del conflitto mondiale, quando, nella Nuoro di allora che tentava di risollevarsi a fatica dalle rovine della guerra, i padri Giuseppini di Asti, da poco stabilitisi nell’antico rione di Seuna per amministrare il vecchio santuario di Nostra Signora delle Grazie, in mezzo a tanta miseria facevano di tutto per aiutare la popolazione, puntando soprattutto sull’aggregazione dei giovani con l’apertura di un oratorio con annesso coro parrocchiale, posto sotto la guida del professor Tommaso Madrigali, già direttore della Centuria Corale durante il “Ventennio” fascista, che con don Sergio Piras fu il primo organizzatore della rinata attività musicale cittadina del dopoguerra. E fu appunto il Madrigali che, intuite le potenzialità canore del giovane Pirisino (come estensione toccava il “re naturale”), lo volle come tenore solista nell’organico corale parrocchiale, insieme ad un altro suo amico fraterno, il suo quasi coetaneo, Giuseppe Tanchis, altra grande voce emergente nuorese, che si sarebbe imposta con successo negli anni Sessanta.

Nedo Pirisino davanti alla commissione ENAL - Ente Nazionale Assistenza Lavoratori - 1950

Nedo Pirisino davanti alla commissione ENAL – 1950

Furono appunto i due maestri Madrigali e Piras che, viste le qualità canore del giovane Nedo, consigliarono la famiglia affinché intraprendesse adeguati studi di canto lirico. La proposta purtroppo non venne neppure presa in considerazione, viste le modeste condizioni economiche in cui la stessa si trovava. Le insistenze si fecero in seguito più pressanti, tanto che nel giugno del 1950, grazie soprattutto all’intervento di amici e conoscenti, il giovane Pirisino fu iscritto al Concorso per la Selezione di Canto, indetto dall’ENAL (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori) al Liceo musicale di Sassari.

Nedo Pirisino e Giuseppe Tanchis, al periodo degli studi al Conservatorio di Roma

Pirisino e Tanchis, durante gli studi al Conservatorio di Roma

Il concorso si rivelò un successo oltre ogni aspettativa per l’allora 24enne tenore nuorese, che s’impose nettamente sui concorrenti con due impegnativi brani d’opera verista: Ch’ella mi creda, da La fanciulla del West di Giacomo Puccini e L’improvviso, dall’Andrea Chénier di Umberto Giordano, «due brani – come riportava la cronaca di allora –, che hanno messo in chiaro, senza ombra di dubbio, una voce bellissima, fiato da vendere e ampia musicalità», e concludeva: «a Nuoro è nato davvero un ottimo tenore». Il buon piazzamento ottenuto a Sassari, portò di diritto il giovane tenore nuorese a partecipare al più impegnativo e difficile IX Concorso Nazionale di canto, tenutosi a Bologna nell’ottobre del 1950, dove il cantante si impose nettamente su un’agguerrita concorrenza, ottenendo un prestigioso secondo posto su 155 concorrenti già selezionati, provenienti da tutta Italia, e aggiudicandosi inoltre una Borsa di studio da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il diploma di “Menzione d’onore”. Grazie ai benefici ottenuti con la Borsa di studio, Pirisino poté frequentare il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove nel frattempo lo aveva raggiunto l’amico fraterno Giuseppe Tanchis, che fu suo compagno di studi.

Il Coro della Cappella Sistina – Nedo Pirisino 2° da destra in 4a fila

Purtroppo per il giovane studente Pirisino, terminati i finanziamenti e il sostegno della Borsa di studio, iniziarono tempi difficili, non potendo neppure contare sull’aiuto della famiglia (il padre era un modesto operaio), e non potendosi permettere di conseguenza di pagare un maestro di canto e prepararsi ad affrontare quella che si prevedeva per lui una brillante carriera di tenore lirico. Furono momenti di grande difficoltà per il giovane, che pensò di abbandonare definitivamente il canto, che era stata fino ad allora la sua unica ragione di vita. Fortunatamente dopo qualche tempo si aprì uno spiraglio di luce, con la proposta di entrare a far parte come corista, nel Coro dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, dove il cantante trovò un’occupazione, seppure precaria. In seguito, partecipò e vinse il concorso per entrare a far parte del Coro della RAI, dove trovò una sistemazione migliore.

Nedo Pirisino, premiato con medaglia d'oro per la carriera artistica presso la Cappella Sistina in Vaticano da Giovanni Paolo II

Pirisino premiato con medaglia d’oro alla carriera da Giovanni Paolo II

Nel 1956, dopo la morte del maestro don Lorenzo Perosi, la direzione del prestigioso coro vaticano della Cappella Sistina passò al maestro mons. Domenico Bartolucci, che in seguito volle Nedo Pirisino nell’organico del coro papale, ritenuto tra i più prestigiosi del mondo. Nel Coro della Cappella Sistina svolse anche un’intensa attività di concerti internazionali e nazionali. Fu più volte negli Stati Uniti, una nelle Filippine, una in Australia, due in Canada, cinque volte in Francia, quattro in Germania, e ancora in: Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo e in tante parti d’Italia.

Nedo Pirisino in tournee a New York col Coro della Cappella Sistina (1956)

Pirisino in tournee a New York col Coro della Sistina (1956)

Lasciò l’incarico presso la Cappella Sistina nell’ottobre del 1987, dopo aver prestato servizio sotto quattro papi: Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Nonostante le insistenze per restare in carica da parte del maestro Bartolucci che, tenendolo sempre in grande considerazione, avrebbe voluto tenerlo ancora in carica. Al termine della sua brillante carriera professionale, il tenore nuorese fu premiato con il riconoscimento di “Benemerito della Cappella Sistina”, e con medaglia d’oro al merito artistico, concessa personalmente da papa Giovanni Paolo II.
Nedo Pirisino morì a Roma il 22 gennaio del 2003.

Nedo Pirisino in Cielo e mar, dalla Gioconda di Amilcare Ponchielli

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