ATZARA – Una sala gremita fino alle 13:30 ha accolto mattina, presso il nuovissimo co-working “Isola delle idee” di Atzara, la presentazione del progetto di “Nuova strategia di sviluppo locale” della Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai. I Comuni di Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti e Tonara si sono uniti per definire un piano che superi i ritardi e le difficoltà della precedente Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI).

La presidente Todde ad Atzara
L’incontro ha visto un confronto “franco e diretto” tra amministratori, imprenditori, funzionari dell’Azienda Sanitaria, dirigenti scolastici e rappresentanti dei cittadini. I sindaci hanno testimoniato le difficoltà pregresse, legate anche a storici “campanilismi e particolarismi”, pur di fronte al problema comune dello spopolamento.
IL RILANCIO. – La nuova strategia si articola su quattro direttrici fondamentali: istruzione, mobilità, salute e sviluppo locale. Tra le azioni concrete previste spiccano: una scuola di qualità con attenzione agli istituti superiori; un mobility managing per ampliare il progetto di “taxi sociale” e i trasporti dedicati agli studenti; l’assunzione di 7 nuovi infermieri e 2 istruttori Isef per la medicina di comunità proattiva, un “Percorso nascite” con 2 ostetriche e servizi di telemedicina; infine, il supporto alle filiere produttive e il controllo del territorio per la prevenzione incendi con l’uso di sensitometrica ambientale e intelligenza artificiale.
A concludere la mattinata, sono intervenuti gli esponenti della Giunta regionale. La presidente Alessandra Todde ha definito l’incontro “importante” e ha riconosciuto che l’attuale Giunta si sta confrontando con “decenni di cattiva programmazione nella Sanità”. Ha confermato l’impegno per l’elisoccorso a Sorgono e ha promesso di intervenire subito sulla connettività carente delle scuole e sul tema energetico dell’accumulo per il consorzio del vino Mandrolisai, annunciando strumenti per progettare comunità energetiche territoriali.
L’assessore della Sanità Armando Bartolazzi ha lodato il progetto come “esempio di come si può far bene” e ha rassicurato sulla rifunzionalizzazione dell’ospedale San Camillo di Sorgono, sottolineando l’importanza dell’elibase e la necessità che la struttura si specializzi. Ha garantito due guardie mediche h24, senza chiudere alcuna struttura, e la creazione di centri di prelievo territoriali per le analisi, per “far muovere le provette verso laboratori centralizzati e non le persone”. Ha infine lanciato un appello scherzoso ai giovani presenti a intraprendere studi biomedici.
L’intervento conclusivo è stato affidato al vicepresidente e assessore del Bilancio e Programmazione Giuseppe Meloni. Ha evidenziato un incremento significativo negli impegni di spesa per il progetto in vigore, passati dai 386 mila euro del 2024 a 2,2 milioni nei primi sei mesi del 2025. Meloni ha assicurato che la Regione è pronta anche ad anticipare le risorse statali per la SNAI. Guardando al futuro, ha annunciato che il territorio della Comunità Montana farà parte della “Nuova programmazione territoriale della Regione” che partirà a breve, un “nuovo modello virtuoso” per lo sviluppo omogeneo di tutta la Sardegna.
