Resta il dubbio se l’entrata in funzione del nuovo centro intermodale non contribuirà a congestionare il traffico alla rotonda che costituisce un collo di bottiglia all’ingresso-uscita principale della città, già adesso inadeguato e sottodimensionato
NUORO – Alla vigilia della firma per la convenzione tra Comune e ARST per la gestione del Centro Intermodale, il dibattito sulla connessione ferroviaria di Nuoro alle rete Trenitalia rimane al centro del dibattito. La modernità della nuova struttura, infatti, si trova in netto contrasto con l’arretratezza dell’attuale collegamento ferroviario. Tale divario amplifica l’urgenza di connettere il capoluogo barbaricino alle reti nazionali già operative in Sardegna, essendo Nuoro l’unico capoluogo sardo a essere servito esclusivamente da una ferrovia a scartamento ridotto (ARST), considerata inefficiente e limitante.
La disputa sul potenziamento del sistema ferroviario va avanti da oltre un decennio. Per anni, l’ipotesi principale ha riguardato l’adeguamento a scartamento ordinario della storica linea Nuoro-Macomer, con un raccordo alla rete nazionale all’altezza di Borore. Successivamente, si è fatta strada la proposta di costruire una tratta ex novo, più veloce e funzionale, da far transitare sulla piana di Ottana, fino a Abbasanta.

Nuoro, centro intermodale ARST (foto S.Novellu)
Nel 2023, il Ministero ha impresso un’accelerazione approvando un progetto per una nuova linea di collegamento tra Nuoro e Abbasanta, da cui snodare connessioni veloci con i principali poli di Cagliari e Olbia, utilizzando una tecnologia moderna. Questa proposta ha subito innescato una polemica da parte di alcuni sindaci del Marghine, preoccupati che la nuova tratta verso Abbasanta potesse significare l’abbandono dell’area di Macomer e, di conseguenza, avere gravi ripercussioni economiche su un territorio già in sofferenza per spopolamento e sviluppo, come aveva sottolineato il sindaco di Macomer, Riccardo Uda.
In un tavolo tecnico, tenutosi nel novembre del 2023, la tratta Nuoro-Abbasanta era stata identificata come la più consona e veloce per non escludere più il centro dal resto della Sardegna, annullando così la richiesta dei sindaci di trovare un’alternativa. Il rifiuto della richiesta è stato però accompagnato da una rassicurazione: il collegamento storico Nuoro-Macomer non sarebbe stato dismesso, ma affiancato dal servizio nazionale, con l’onere dell’ammodernamento della linea ARST lasciato in mano all’azienda di trasporto regionale, proprietaria e competente della linea.

Il ministro Salvini col prefetto Dionisi a Nuoro (foto S.Novellu)
Nel febbraio 2024, i segretari UGL Simone Testoni e Adriano Cabigiosu, in una riunione convocata dal Prefetto di Nuoro per discutere della nuova tratta, hanno suggerito di concentrare gli sforzi sulla creazione di un collegamento diretto tra Nuoro e Olbia. La loro posizione è stata motivata da una scetticità sulle promesse del Ministero e dalla convinzione che un collegamento con la città gallurese sia più funzionale per l’economia legata al turismo, grazie alla presenza del porto e dell’aeroporto.
A giugno, poi, nel corso di una riunione convocata dal prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi, alla presenza del ministro Matteo Salvini, dell’assessora ai Trasporti Barbara Manca e i tecnici di ferrovie, si sancì che a settembre sarebbe stato pronto il documento di fattibilità economico finanziario e a dicembre completata l’analisi costi-benefici.

L’intervento in aula di Bastianella Buffoni (foto S.Novellu)
Il futuro infrastrutturale del Centro Sardegna è recentemente diventato campo di battaglia politico all’interno del Consiglio Comunale di Nuoro, dove lo scorso otto ottobre è stata approvata una mozione del Movimento 5 Stelle per promuovere un accordo di programma con Olbia e la Regione, finalizzato allo sviluppo di un collegamento di trasporto tra Nuoro e la città gallurese. La reazione dell’opposizione di SiAmo Nuoro è stata dura. La consigliera Bastianella Buffoni ha definito la proposta una “fantasia pericolosa” in grado di rallentare il progetto Nuoro-Abbasanta, già sostenuto e in fase di progettazione con il Ministero. Secondo la Buffoni, l’iniziativa del M5S rappresenterebbe un pretesto per ostacolare l’unica via concreta per connettere Nuoro alla rete nazionale e ai centri di Cagliari e Sassari.

Nuoro, littorina in arrivo da Macomer (foto S.Novellu)
Oggi, con l’urgenza di garantire collegamenti efficienti per servizi e rilancio economico, il futuro infrastrutturale del centro Sardegna è più che mai caldo, diviso tra la concretezza appoggiata dal Ministero della tratta Nuoro-Abbasanta e l’attrattività turistica di una connessione Nuoro-Olbia.

Nuoro, ingresso al centro intermodale (foto S.Novellu)
IL DUBBIO – Resta un dubbio sulla eventualità che la dismissione della vecchia stazione ARST di viale Sardegna in favore del nuovo centro intermodale non contribuisca ad aggravare la mole di traffico in corrispondenza della rotonda, che costituisce l’ingresso-uscita principale della città-capoluogo di provincia, già adesso un vero e proprio collo di bottiglia inadeguato e sottodimensionato alla sua funzione, soprattutto nelle ore di punta, in cui oltretutto si concentrerebbe maggiormente anche il traffico di mezzi del trasporto pubblico locale. Stiamo a vedere come si evolverà la situazione.
