OROSEI – Il Consiglio Regionale promette impegno per far fronte al sovraffollamento che investe la scuola comunale “Su Remediu”. I genitori scendono in campo e fanno sentire la propria voce: “Non possiamo permetterci di aspettare le lunghe tempistiche burocratiche, i nostri bambini hanno bisogno di un intervento immediato” dice Gemma Appeddu, una delle mamme presenti alla manifestazione di ieri.
La situazione di criticità in cui versa la scuola dell’infanzia di Orosei “Su Remediu” si era creata lo scorso maggio, quando, con la chiusura della scuola paritaria “Sant’Antonio Abate”, si era innescato un ingente trasferimento di bambini presso la scuola comunale. Così un numero insostenibile di alunni si è ritrovato ad essere distribuito tra sole due sezioni, creando un sovraffollamento che compromette gravemente il diritto allo studio dei piccoli. Nonostante una prima richiesta della dirigente scolastica di attivare una terza sezione fosse stata respinta dall’Ufficio scolastico provinciale, lo scorso 7 ottobre è arrivato uno sblocco a livello politico. Su proposta dei consiglieri regionali Franco Mula e Sebastian Cocco, il Consiglio Regionale ha infatti approvato una mozione che impegna la Giunta ad intervenire con urgenza, facendo pressione sull’Ufficio Scolastico Regionale affinché provveda immediatamente all’istituzione di una terza sezione.
In seguito all’approvazione della suddetta mozione, sotto consiglio della sindaca Elisa Farris, i genitori dei piccoli studenti avevano annullato uno sciopero già in programma. Nonostante fosse già attiva un’interlocuzione tra la Sindaca e la Regione, volta ad ottenere ascolto dall’Ufficio Scolastico Regionale, hanno poi deciso di programmare una manifestazione per far sentire la propria voce. Coinvolgendo circa 45 genitori, ma anche zii e nonni, la mobilitazione è stata molto partecipata e ha avuto lo scopo di ribadire l’urgenza di un intervento immediato per garantire che i piccoli studenti possano accedere ad uno studio dignitoso e curante delle loro necessità individuali.
Per studiare una soluzione ideale per il benessere e la sicurezza dei bambini, intanto, gli ambienti scolastici sono stati sottoposti a un’ispezione delle metrature e si prevedono ulteriori controlli; la Sindaca, inoltre, ha fatto presente la questione anche al Ministero della Pubblica istruzione.
