Come in un film: al San Francesco si salva una 61enne grazie a una corsa contro il tempo

Salvatore

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Come in un film: al San Francesco si salva una 61enne grazie a una corsa contro il tempo

martedì 14 Ottobre 2025 - 17:36
Come in un film: al San Francesco si salva una 61enne grazie a una corsa contro il tempo

L'elisoccorso al San Francesco di Nuoro (foto S.Novellu)

NUORO – Una corsa frenetica contro la morte, un farmaco introvabile, una rete sanitaria che si è mobilitata da Nuoro a Genova: non è la trama di un film hollywoodiano, ma la straordinaria realtà vissuta all’Ospedale San Francesco di Nuoro, dove un eccezionale lavoro di squadra ha strappato alla Porpora fulminante una paziente di 61 anni.

L’operazione salvavita, segnalata con orgoglio dai direttori Peppino Paffi (Anestesia e Rianimazione) e Lucia Pitzoi (Terapia Intensiva), ha avuto inizio sabato 11 ottobre. La paziente era stata ricoverata in condizioni gravissime a seguito di uno shock settico, degenerato in Porpora fulminante, contratto dopo un viaggio all’estero.

INDAGINE SALVAVITA –  Di fronte all’emergenza, l’Ospedale di Nuoro ha messo in campo tutte le sue risorse. Cruciale il ruolo del Laboratorio Analisi e microbiologia, diretto dalla dottoressa Maura Fiamma, e del team Antimicrobial Stewardship coordinato dal dottor Vito Fiore. Grazie a macchinari sofisticati e a un lavoro eccezionale, il team è riuscito a identificare il batterio endemico responsabile dell’infezione e, di conseguenza, il farmaco salvavita necessario.

LA CORSA CONTRO IL TEMPO – A questo punto è partita la vera sfida: il farmaco era rarissimo. Con il deposito regionale di Cagliari chiuso di sabato, la Farmacia ospedaliera di Nuoro, diretta da Paola Chessa, e la dottoressa Antonella Tatti della direzione medica hanno innescato una reazione a catena rapidissima. La “dose di carico” è stata recuperata d’urgenza presso il Policlinico di Monserrato, un intervento immediato che ha permesso di stabilizzare la paziente.

Ma il dramma non era finito. Per completare la cura era necessaria un’ulteriore dose. L’aiuto è arrivato dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, dove è stata contattata la dottoressa Desirèe Zanin. Rendendosi conto dell’«urgenza estrema», la farmacista non ha esitato: domenica mattina si è recata da casa in ospedale per recuperare il prezioso farmaco.

L’AREUS –  Il testimone è passato quindi al sistema di emergenza sardo. I mezzi dell’elisoccorso AREUS, coordinati dalla dottoressa Eleonora Madarese e dalla dottoressa Maria Franca Puggioni (Responsabile della Centrale Operativa 118 di Sassari), hanno garantito che il farmaco compisse il suo viaggio da Genova a Nuoro con la massima celerità, arrivando a destinazione in tempo per salvare la vita della signora.

ORGOGLIO DELLA SANITA’ PUBBLICA .-  Il Commissario Straordinario dell’ASL 3 di Nuoro, Angelo Zuccarelli, ha espresso il suo profondo apprezzamento per l’accaduto. «Sono orgoglioso di questo lavoro di squadra – ha commentato Zuccarelli – che coinvolge tante realtà della sanità pubblica nuorese e sarda (e non solo), e sembra quasi uscito da un adrenalinico film di azione, ma che – invece – rispecchia quanto di buono possano fare i nostri operatori sanitari per salvare anche una sola vita. A loro va il mio sincero e commosso ringraziamento».

Un episodio che dimostra come, quando la sinergia e la dedizione sono massime, la rete della sanità pubblica sia un meccanismo vitale e inarrestabile.

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