NUORO – Le misure dell’assessore all’Ambiente Marco Canu, che quasi un mese fa ha rimosso diversi contenitori per indumenti usati e oli esausti per contrastare l’accumulo di rifiuti, non ha sortito l’effetto sperato. La consigliera d’opposizione Maura Chessa denuncia, infatti, un netto peggioramento della situazione, criticando l’inefficacia del provvedimento.

Maura Chessa e Marco Canu (foto S.Novellu)
LA STRATEGIA DELL’ASSESSORE – Avviata lo scorso settembre, prevedeva una riduzione del numero dei cassonetti e un incremento della sorveglianza, tramite l’installazione di telecamere nelle aree dedicate al conferimento. Ad oggi, tuttavia, le poche postazioni rimaste attive verserebbero in condizioni critiche, trasformandosi in vere e proprie “discariche a cielo aperto”, come segnalato dalla Consigliera, che critica in particolare la proposta di installare telecamere, ritenendola inadeguata a risolvere il problema. Secondo Chessa, monitorare ore di riprese video sarebbe problematico, evidenziando inoltre il rischio che i dispositivi possano essere danneggiati da soggetti già irrispettosi del decoro pubblico.
Secondo la consigliera d’Opposizione, la soluzione richiede misure più incisive, a partire da un monitoraggio intensivo volto a verificare che tutte le abitazioni siano regolarmente accatastate e che tutti i cittadini paghino regolarmente la TARIP. Solo così, a suo avviso, i residenti potranno conferire correttamente i rifiuti all’ecocentro, senza doversi affidare al sistema dei cassonetti con badge. Maura Chessa ha inoltre messo in risalto un grande divario tra costi e servizi: “Le tariffe sui rifiuti sono aumentate, ma ad un incremento dei costi della tassazione non è corrisposto un miglioramento dei servizi”. L’esecuzione di un controllo a tappeto mirerebbe dunque a contrastare l’evasione fiscale e, di conseguenza, anche la tendenza all’abbandono dei rifiuti domestici in strada, un fenomeno che coinvolge sempre più spesso i cestini pubblici, oltre ai contenitori per indumenti e oli esausti. Riguardo a questi ultimi, Maura Chessa ha espresso una posizione netta, suggerendone un’eliminazione totale, in quanto spesso si trasformano in un ricettacolo di topi e sporcizia.
