NUORO – Col passare delle ore iniziano a delinearsi meglio i contorni della furto messo a segno intorno alle tre di questa notte al deposito del Monopolio di Stato di Pratosardo, da una banda di mezza dozzina di rapinatori, aprendosi un varco con un furgone, dopo aver bloccato tutte le vie d’accesso alla zona industriale con barriere formate da materiale da cantiere, bidoni di latta e oggetti vari, oltre ad aver disseminato di chiodi le strade per coprirsi la fuga. Il furto di oggi avviene poche settimane dopo il colpo al vicino deposito ARST, che fruttò 12mila euro prelevati dalla cassaforte.

Blocchi alla strada per assalto a Monopolio di Stato di Prato Sardo (foto S. Novellu)
IL BOTTINO – Tanto rumore per nulla si potrebbe dire: il valore delle sigarette rubate ammonterebbe a circa 30mila euro, un valore forse inferiore ai danni causati alle auto che sono incappate nei chiodi disseminati sulla strada, ai rallentamenti alla logistica e ai trasporti pubblici e privati, tenuti in ostaggio per ore, e all’ingente mobilitazione di forze dell’ordine scese in campo.

La Polizia scientifica in azione
FUMO NEGLI OCCHI – Oltre al fumo che ha riempito i locali del Monopolio (grazie al sistema antifurto che ha costretto i rapinatori a velocizzare la fuga), altro fumo negli occhi viene dai due striscioni appesi sulla strada che conduce alla zona industriale, con la scritta «Bloccate gli impianti o blocchiamo le industrie», un evidente depistaggio, come confermano anche le forze dell’ordine, che escludono rivendicazioni politiche. Stessa cosa per il presunto ordigno composto da due bombole di gas con dei fili collegati, posizionato al centro della strada, sembrerebbe, durante la fuga.
UNA CITTÀ IN OSTAGGIO – Nuoro è rimasta per ore in ostaggio con operatori impossibilitati a recarsi al lavoro, mezzi pubblici come autobus ARST, mezzi di è-Comune bloccati in azienda; così gli studenti pendolari sono arrivati a scuola con ore di ritardo, molte rivendite hanno ricevuto le forniture di generi di prima necessità, come il pane, solo in tardissima mattinata, le vie erano ancora puntellate di mastelli della raccolta della differenziata fino a metà mattina. Questo per il semplice motivo che la zona industriale e produttiva di Pratosardo ha solo due vie d’accesso e di uscita, che la rende un bersaglio ideale per i malvienti, come hanno dimostrato i due recenti episodi, ovvero le due rapine alle casseforti dell’ARST e al deposito dei Monopoli di Stato.
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