West Nile: sale a 4 il bilancio dei morti in Sardegna.”Evitare allarmismi ma potenziare la lotta alle zanzare”

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West Nile: sale a 4 il bilancio dei morti in Sardegna.”Evitare allarmismi ma potenziare la lotta alle zanzare”

di Flavia Novellu
venerdì 10 Ottobre 2025 - 11:30
West Nile: sale a 4 il bilancio dei morti in Sardegna.”Evitare allarmismi ma potenziare la lotta alle zanzare”

Bartolazzi: “Con 49 decessi in tutta Italia, la West Nile non rappresenta un allarme dal punto di vista medico”- Laconi: “La West Nile è una delle conseguenze del cambiamento climatico”


Un uomo di 77 anni è morto all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove era ricoverato da alcune settimane dopo aver contratto il virus della Febbre del Nilo, portando così a quattro il numero delle vittime dall’inizio dell’anno. L’anziano era originario di Paulatino, in provincia di Oristano dove sono stati riscontrati sinora tutti i 38 contagi avvenuti in Sardegna. Intanto, per discutere del monitoraggio e della prevenzione per la diffusione del virus, è stato convocato dal commissario straordinario della Asl 5 di Oristano, Federico Argiolas, un tavolo tecnico sulla West Nile.

All’incontro, convocato a Oristano, hanno partecipato l’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi, l’assessora regionale dell’Ambiente Rosanna Laconi, insieme ad altri rappresentanti istituzionali e del servizio sanitario, che hanno illustrato l’andamento e la diffusione del virus in provincia di Oristano. Sono scaturiti dall’incontro di queste figure professionali tre punti fondamentali: è necessario potenziare gli interventi per il controllo delle zanzare, sensibilizzare la popolazione all’adozione di comportamenti responsabili per ridurre il rischio di contrarre il virus della Febbre del Nilo e integrare le azioni efficaci che hanno beneficio su salute umana, animale e ambientale.

L'assessore alla Sanita' Bartolazzi a Nuoro (foto S.Novellu)

L’assessore alla Sanita’ Bartolazzi (foto S.Novellu)

L’Assessore Bartolazzi ha invitato innanzitutto a “evitare allarmismi”, ridimensionando la percezione del rischio: “Con 49 decessi registrati quest’anno in tutta Italia, la West Nile non rappresenta un allarme dal punto di vista medico se raffrontata, ad esempio, all’influenza stagionale, per la quale si contano migliaia di vittime”. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di una duplice azione: promuovere prevenzione, sorveglianza e controllo del territorio per contenere la presenza delle zanzare vettrici, e sensibilizzare la popolazione ad adottare misure di protezione.

L’Assessora Laconi ha inquadrato la West Nile come una delle “conseguenze del cambiamento climatico”, che ha generato enormi squilibri ambientali. Non potendo invertire questo fenomeno nel breve periodo, l’imperativo è l’adattamento dei cittadini, che devono modificare i propri comportamenti per proteggersi dal vettore della malattia: le zanzare. L’Assessora ha proposto una campagna massiva di informazione a livello regionale per accrescere la consapevolezza del rischio. Ha inoltre auspicato che il Tavolo Tecnico, impostato su un approccio “one health” (che interseca salute umana, animale e ambientale), venga elevato dal piano provinciale a quello regionale in modo stabile, rafforzando così il monitoraggio sugli animali sentinella (i volatili) e gli interventi di disinfestazione sugli insetti.

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