Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è in una fase di “lenta agonia che spiana la strada al privato“, e la Sardegna ne è un drammatico esempio. È l’allarme lanciato dall’8° Rapporto GIMBE, presentato alla Camera dei Deputati, che fotografa una sanità regionale in profonda crisi, pur non mancando di personale medico specializzato.
EMERGENZA SARDEGNA – A livello nazionale, la spesa sanitaria per il 2024 ammonta a 185,12 miliardi di euro, di cui 47,66 miliardi sono di spesa privata. Il dato più sconfortante è che 41,3 miliardi di questa spesa sono pagati direttamente dalle famiglie (out of pocket). Secondo il Presidente della Fondazione GIMBE, Nino Cartabellotta, l’aumento dei costi a carico dei cittadini sta spingendo milioni di persone a rinunciare alle cure, fenomeno che ha coinvolto un italiano su dieci nel 2024.
In Sardegna, il dato è il peggiore d’Italia: Nel 2024, oltre 270 mila sardi, pari al 17,2% della popolazione (quasi un sardo su sei), hanno rinunciato ad almeno una prestazione sanitaria. Il fenomeno è in netta crescita: nel 2023 la percentuale era il 13,7%, con un aumento di 55 mila persone in un anno. Il dato sardo è quasi tre volte superiore a quello registrato a Bolzano (5,3%), il valore più basso del Paese. “L’aumento della spesa a carico delle famiglie – osserva Cartabellotta – rompe il patto tra cittadini e istituzioni con milioni di persone costrette a pagare la sanità di tasca propria o, se indigenti, a rinunciare alle prestazioni”.
I numeri disegnano una sanità che, pur con personale specialistico e risorse, non riesce a garantire un diritto fondamentale, costringendo una fascia sempre più ampia di popolazione a scivolare verso la povertà sanitaria.
MANCANO I MEDICI – La crisi di accesso è aggravata dalle carenze nell’assistenza primaria. Nonostante la Sardegna vanti un buon rapporto tra medici specialisti e abitanti (2,59 per mille, superiore alla media nazionale di 1,89), è in grave sofferenza per i medici di base:
- Massimali Sforati: Il 60,6% dei MMG sardi supera il massimale di 1.500 assistiti, un dato ben al di sopra della media nazionale del 51,7%.
- Pazienti per MMG: Ogni medico sardo segue in media 1.391 pazienti, superando il rapporto ottimale di 1.200. Secondo Gimbe, nell’Isola mancano almeno 150 medici di base.
- Attrattiva della professioneai minimi storici: nel 2024, i partecipanti al concorso per la formazione in medicina generale in Sardegna sono stati il 28% in meno rispetto ai posti disponibili. Questa percentuale è quasi doppia rispetto alla media nazionale (15%), lasciando scoperti 17 posti e confermando un calo impressionante di MMG che, tra il 2019 e il 2023, ha toccato quasi il 40%, più di tre volte la riduzione media italiana.
