La delegazione FAI di Nuoro ha annunciato un’apertura a dir poco straordinaria per l’evento nazionale in programma l’11 e 12 ottobre: per la prima volta in assoluto, sarà possibile visitare una parte della casa di reclusione di Mamone. Si tratta di un’iniziativa di grande unicità, poiché il carcere in questione è ancora pienamente attivo. Mamone è uno dei pochi esempi rimasti di colonia penale all’aperto, un modello detentivo che unisce l’espiazione della pena al lavoro e al contatto con la natura.
La scelta della delegazione FAI è motivata da un triplice interesse. in primo luogo, l’immenso e suggestivo patrimonio naturalistico su cui insiste la struttura. Il comprensorio si estende per ben 2.700 ettari e offre una varietà di paesaggi e altitudini che da soli meritano l’attenzione. In secondo luogo, l’affascinante storia della colonia. nata come luogo di lavoro e riabilitazione, la struttura ha subito molteplici trasformazioni nel corso degli anni. I visitatori che si saranno accreditati saranno guidati alla scoperta dei resti del vecchio villaggio, con le sue architetture semplici ma complete, che testimoniano un tempo in cui maestranze e famiglie vivevano e lavoravano in un clima di collaborazione. saranno visibili i resti di quella che fu una fiorente azienda agricola e pastorale, un tempo autosufficiente per il sostentamento dei suoi “ospiti” e non solo. le visite guidate saranno condotte da personale che ha lavorato o che presta tuttora servizio nella struttura.
Grande rilevanza viene data al modello detentivo attuale. A Mamone, la pena viene scontata nel pieno rispetto della dignità umana. I detenuti trascorrono le loro giornate all’aperto, impegnati in attività di lavoro agricolo, allevamento del bestiame e manutenzione, seguendo un percorso concreto di riabilitazione e recupero individuale.
L’eccezionalità dell’apertura ha portato a un successo immediato e il FAI comunica che le prenotazioni per la visita sono già al completo. L’accesso sarà consentito esclusivamente a coloro che hanno inviato in anticipo copia dei propri documenti alle autorità carcerarie, come richiesto dalle rigide procedure di sicurezza.
