Emanuele Ragnedda, l’imprenditore vinicolo di 41 anni reo confesso dell’assassinio Cinzia Pinna, 33enne di Castelsardo, è stato trasferito dal carcere di Bancali a Sassari: ricoverato d’urgenza presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) della ASL di Sassari, ospitato nell’ospedale Santissima Annunziata.
Secondo le prime indiscrezioni, l’uomo sarebbe stato trovato nella notte all’interno della sua cella in uno stato di forte agitazione, seduto a terra e con diverse escoriazioni al collo. La situazione ha immediatamente fatto temere gesti autolesionistici, forse un vero e proprio tentativo di suicidio.
Il personale penitenziario ha provveduto a un immediato trasferimento in ospedale per i controlli medici necessari. A seguito di questi accertamenti e della valutazione del suo stato psicofisico critico, è stato disposto il ricovero nella struttura specializzata dell’SPDC, centro designato per il trattamento e la stabilizzazione di pazienti in condizioni di elevata criticità.
A causa di questo improvviso peggioramento delle condizioni di Ragnedda, è saltato l’incontro che era previsto per la mattinata di oggi nel carcere sassarese con il suo difensore, l’avvocato Luca Montella. Ragnedda è accusato di aver ucciso Cinzia Pinna nel casolare della sua tenuta Concaentosa, situata tra Palau e Arzachena.
