NUORO – Il tragico decesso di Nanni Mereu, il 46enne autotrasportatore di Aritzo colto da infarto venerdì 3 ottobre, e la recente morte del medico di base Maddalena Carta a Dorgali, sono la scintilla che ha portato il centrodestra in Provincia a chiedere la convocazione immediata di un Consiglio Straordinario. L’obiettivo è denunciare la “crisi profonda e inesorabile” del sistema sanitario nel Nuorese.
MORTO PERCHÈ CHIUSA LA GUARDIA MEDICA – Nanni Mereu si è sentito male fulmineamente e i tentativi di soccorso da parte degli amici si sono scontrati con la triste realtà dell’ambulatorio della Guardia Medica chiuso quel giorno, con l’avviso di rivolgersi al 118 o ai presidi più vicini (Desulo o Tonara). La Barbagia risponde con la rabbia: per venerdì 10 ottobre, organizzata da ALLERTA BARBAGIA, è stata indetta una fiaccolata di protesta alle 18:30 proprio davanti al poliambulatorio dove l’uomo ha perso la vita.
LA RICHIESTA DEL CENTRO DESTRA – I consiglieri provinciali di centrodestra – Pierluigi Saiu, Giampaolo Corda e Giorgio Fresu – hanno chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio Provinciale, esigendo la presenza della Presidente della Regione, dei sindaci e di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio. “Due eventi drammatici che raccontano, più di qualsiasi analisi, la crisi profonda del sistema sanitario in provincia di Nuoro,” si legge nella nota del gruppo. I rappresentanti sottolineano il “declino inesorabile dei servizi” in territori che ne hanno più bisogno, evidenziando la gravità degli episodi avvenuti proprio nella provincia di origine della Presidente.
NON SOLO POLTRONE MA MISURE VERE – La critica si concentra sulla mancanza di misure concrete di rilancio: “Per la sanità nuorese non si vedono misure di rilancio. Non ci sono interventi che garantiscano un miglioramento reale dei servizi.”
I consiglieri provinciali attaccano la priorità data finora alla politica regionale, definendo “troppo poco” il provvedimento legislativo per la sostituzione dei manager in carica. La vera emergenza è la situazione drammatica di medici di base e pediatri di libera scelta, con migliaia di cittadini privi dell’assistenza sanitaria di base, oltre all’aumento delle liste d’attesa.
La Provincia è chiamata ora a svolgere un ruolo di coordinamento, chiedendo un piano d’emergenza che restituisca “sicurezza, dignità e fiducia ai cittadini”. “Non possiamo continuare a contare le vittime di un sistema al collasso. La priorità assoluta dev’essere garantire ai cittadini i servizi essenziali. La provincia di Nuoro non può più essere considerata una periferia del sistema sanitario regionale,” conclude la nota.
