Flotilla: “Greta Thunberg avvolta nella bandiera Israeliana e umiliata”

Salvatore

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Flotilla: “Greta Thunberg avvolta nella bandiera Israeliana e umiliata”

sabato 04 Ottobre 2025 - 21:54
Flotilla: “Greta Thunberg avvolta nella bandiera Israeliana e umiliata”

Alcuni membri della Flotilla, tra cui Greta Thunberg

Il giornalista italiano Lorenzo D’Agostino, rilasciato dopo il fermo della Global Sumud Flotilla da parte di Israele, ha fornito un resoconto drammatico del trattamento subito. Intervistato dall’agenzia turca Anadolu al suo arrivo a Istanbul, D’Agostino ha denunciato condizioni “umilianti” e “barbare” durante la detenzione.
Il giornalista ha riferito di essere stato preso a calci e lasciato senza acqua potabile per oltre due giorni. Ha inoltre accusato le autorità israeliane di averli trattati “come un gruppo terroristico“, una percezione rafforzata dalla presenza del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir al porto di Ashdod.

L’UMILIAZIONE A GRETA THUNBERG – L’episodio più scioccante citato da D’Agostino riguarda l’attivista svedese Greta Thunberg: “È stata umiliata, avvolta in una bandiera israeliana ed esibita come un trofeo“. Questa testimonianza si aggiunge ai racconti di altri maltrattamenti, tra cui bendaggi, manette strette e ore al freddo in furgoni con aria condizionata.

IL RIENTRO IN ITALIA – Dopo il rilascio dei quattro parlamentari, altri 26 attivisti italiani sono rientrati in Italia con voli da Istanbul diretti a Roma e Milano. Tra loro anche Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del PD. Tuttavia, 15 connazionali restano in carcere in Israele. Hanno rifiutato di firmare la liberatoria, una scelta che, come spiegato dalla portavoce Maria Elena Delia, è motivata dalla volontà di “tutelare gli altri” attivisti internazionali. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che la legge israeliana prevede in questi casi una detenzione di 72 ore in attesa dell’espulsione coatta. Nel frattempo, il team legale della Flotilla ha depositato un esposto alla Procura di Roma relativo sia al fermo degli equipaggi in acque internazionali sia all’attacco con i droni subito dalle imbarcazioni. Gli attivisti definiscono l’azione israeliana un “sequestro”, in quanto non sussisterebbe alcuna ipotesi di reato.

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