Dopo oltre quindici anni di stallo, la sanità sarda segna un punto di svolta. Evidentemente la decisione nasce o quantomeno è stata velocizzata in seguito al decesso della dottoressa Maddalena Carta. La Regione Sardegna ha ufficialmente siglato l’Accordo Integrativo Regionale con i medici di medicina generale, un traguardo che la presidente Alessandra Todde definisce “una scelta politica chiara che rimette al centro la medicina territoriale e i bisogni dei cittadini… Oggi abbiamo interrotto un’attesa durata più di quindici anni” ha dichiarato la Presidente, sottolineando come l’accordo rafforzi la sanità di prossimità, migliori le condizioni lavorative dei medici e assicuri ai sardi un’assistenza “più capillare, continua ed efficace”.
LE NOVITÀ – L’intesa introduce strumenti innovativi per il sistema sanitario regionale. Tra le principali novità figurano:
- Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT): per contenere gli accessi impropri ai pronto soccorso.
- Indennità per aree disagiate: un incentivo per i professionisti che operano in zone rurali o meno accessibili.
- Potenziamento delle cure domiciliari: in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
- Presenza dei medici in strutture di comunità: un rafforzamento del ruolo dei medici nelle Case e negli ospedali di comunità.
- Sostegno economico: maggiore supporto per l’acquisto di strumenti informatici e per l’impiego di collaboratori di studio.
“Questo accordo non è un punto d’arrivo, ma parte di una strategia più ampia – ha aggiunto Todde, evidenziando l’obiettivo di – ricostruire la sanità pubblica dopo anni di tagli e mortificazione, per costruire un sistema più moderno, equo ed efficace”. Todde ha inoltre ricordato le azioni già avviate negli ultimi mesi, a testimonianza di una rinnovata spinta per la sanità isolana:
- A Nuoro: attivazione del Centro di Senologia dell’ospedale San Francesco, che tra aprile e settembre 2025 ha registrato 67 dimissioni e circa 400 prestazioni ambulatoriali. Da domani sarà operativo il modello “See and Treat”, un ambulatorio per le urgenze minori che promette di ridurre i tempi di attesa e il sovraffollamento del pronto soccorso.
- A Cagliari: è stata somministrata per la prima volta la terapia genica per l’atrofia muscolare spinale a una bambina, un passo avanti significativo per le cure innovative e per la rete pediatrica regionale.
- Chirurgia Ortopedica: l’attività è cresciuta del 7,58% rispetto al biennio precedente, anche grazie all’apertura del nuovo reparto del CTO di Iglesias, dove sono stati eseguiti oltre 150 interventi.
- Rete Oncologica: rafforzato il Piano Oncologico Regionale e riorganizzata la Rete Chirurgica per garantire cure più omogenee ed efficienti.
“La strada è lunga e i problemi sono ancora enormi – ha concluso la presidente Todde – ma proseguiamo a lavorare con tanta umiltà e amore per la nostra isola”.
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