Nel frattempo attacchi duri alla Giunta Farris dall’Opposizione: I consiglieri Giacomo Masala e Annalisa Lai dai banchi della Minoranza, insieme al circolo locale del PD, hanno mosso dure critiche all’Amministrazione Comunale di Orosei per l’aumento del costo dei buoni pasto, ritenuto ingiustificato, dannoso e insostenibile per le famiglie
OROSEI – L’aumento della mensa scolastica dopo 16 ani ha suscitato forti contestazioni tea i genitori ma l’Amministrazione comunale non si sottrae dalle proprie responsabilità e per tale motivo ha organizzato un incontro informativo relativo alla questione del rincaro dei buoni pasto per la mensa scolastica. L’obbiettivo della riunione sarebbe quello di spiegare nel dettaglio ai genitori, comprensibilmente preoccupati, le motivazioni che hanno portato alla controversa decisione. L’incontro è previsto per mercoledì 1 ottobre e si terrà nella sala consiliare del comune di Orosei alle ore 18.
LA DELIBERA COMUNALE – La Giunta Comunale ha recentemente approvato una delibera che ha provocato il malcontento delle famiglie, introducendo un aumento significativo del costo dei buoni pasto per la mensa scolastica: la tariffa è infatti passata da 2,5 euro a 4 euro, il primo incremento dopo ben 16 anni. Tale decisione è stata giustificata da parte della Giunta dalla volontà e dalla necessità di assicurare un servizio di qualità, tramite l’utilizzo di prodotti locali, a filiera corta e a km zero, secondo i cam ministeriali. Tali requisiti, secondo le dichiarazioni del Comune, non sarebbero più stati sostenibili con la tariffa precedente a causa dell’aumento dei costi delle materie prime.
LE OPPOSIZIONI – In merito alla questione, i consiglieri dell’opposizione Giacomo Masala e Annalisa Lai, hanno presentato un’interrogazione urgente al sindaco Elisa Farris e alla Giunta, nella quale contestano agli stessi la decisione di aumentare il costo del servizio, ritenendo la scelta ingiustificata e dannosa per le famiglie. La decisione è definita “superficiale” in quanto non è supportata da alcuna perizia tecnica o analisi economica completa dell’impresa che gestisce il servizio. In tale ottica l’Amministrazione viene accusata di non aver preparato in tempo un nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio, che avrebbe potuto portare a un ribasso dell’offerta economica e, quindi, a dei risparmi per tutti. L’Opposizione ritiene inoltre che giustificare l’aumento basandosi sull’obbligo di usare prodotti a “filiera corta” sia semplicemente una scusa, considerando che questa normativa era già prevista dalle linee guida regionali da ben prima della decisione di incrementare i costi. Nell’interrogazione, i Consiglieri Comunali criticano duramente il Sindaco per le priorità di spesa dell’amministrazione, che spenderebbe centinaia di migliaia di euro in spettacoli folkloristici e contributi ad associazioni, anziché destinare i fondi a servizi essenziali come la mensa.
L’aumento è così pesante (si stima un aggravio di oltre 2.000€ all’anno per nuclei con più figli) che molte famiglie monoreddito e con più figli stanno valutando di ritirare i bambini dal servizio, nonostante la scuola dell’obbligo preveda il tempo pieno (40 ore settimanali), rendendo di fatto il pasto obbligatorio. I Consiglieri richiedono perciò formalmente al Sindaco e agli Assessori di fornire risposte e documenti per giustificare la decisione, che penalizzerebbe le famiglie in modo insostenibile.
IL PD – Anche il circolo locale del PD (Partito Democratico) coordinato dal segretario cittadino Raffaele Marras si è espresso contrario all’aumento del costo dei pasti del servizio mensa, ritenendo che il provvedimento sia inopportuno e che il Comune avesse l’obbligo di trovare soluzioni alternative per coprire i maggiori costi delle materie prime, dato che il diritto allo studio non dovrebbe gravare economicamente sulle famiglie. Il PD chiede pubblicamente al Comune di Orosei di chiarire se, in fase di bilancio, siano stati considerati tagli ad altre voci di spesa e se sia stata valutata l’introduzione di un costo progressivo basato sull’ISEE e sul numero di figli. Si chiede inoltre di giustificare perché il costo del pasto sia stato portato a 4€, mentre nei comuni limitrofi risulta essere più basso. Infine si chiede all’Amministrazione di fornire un’indicazione chiara sulle soluzioni che si intende adottare per risolvere l’aumento repentino dei prezzi.
