Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro in azione: in pochi giorni, due distinte operazioni hanno smantellato vaste piantagioni di marijuana in aree montane e agro-pastorali, portando all’arresto di tre persone e al sequestro di oltre due tonnellate di sostanza stupefacente.
L’ELICOTTERO SOPRA L’OVILE – L’operazione più recente si è conclusa venerdì 26 settembre a Desulo. L’azione è scaturita da una ricognizione aerea: nonostante i coltivatori avessero tentato di occultare la piantagione in un terreno impervio, l’occhio vigile dell’elicottero del Nucleo Carabinieri di Elmas ha individuato delle “anomalie” nel paesaggio. Il successivo sopralluogo ha confermato la presenza di 135 piante di cannabis di diverse varietà. I servizi di osservazione appositamente predisposti hanno permesso ai Carabinieri della Stazione di Desulo di cogliere in flagrante due uomini del posto, di 57 e 50 anni, entrambi pregiudicati, mentre potavano e caricavano il raccolto maturo su un’auto e un trattore. Nelle immediate vicinanze, i militari hanno rinvenuto un ovile adibito a essiccatoio, gestendo così l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla maturazione, nello stesso sito. I due arrestati, inizialmente ai domiciliari, sono stati poi sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di Desulo e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
A SINDIA SEQUESTRATE OLTRE DUE TONNELATE DI DROGA – Pochi giorni prima, i Carabinieri della Compagnia di Macomer, con l’essenziale supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno messo a segno un colpo ancora più ingente a Sindia.
Tutto è partito dal fiuto dei militari che, durante un controllo del territorio, hanno avvertito un fortissimo odore di marijuana proveniente da un’area molto vicina all’abitato. L’indagine successiva ha individuato un terreno in uso a un 34enne di Sindia tratto in arresto, dove è stata scoperta una piantagione di 2.210 piante, suddivise in 36 filari. Il peso complessivo ha superato le due tonnellate di sostanza.
Il campo era curato nei dettagli, completo di un sofisticato sistema di irrigazione “a goccia” alimentato da due cisterne da 1.000 litri ciascuna. Le analisi del RIS di Cagliari hanno confermato che le piante avevano un principio attivo compreso tra il 3 e il 10%, ben oltre i limiti consentiti.
A Sindia è il secondo sequestro di marijuana: a fine giugno scorso i carabinieri della Compagnia di Macomer hanno rinvenuto una piantagione di 300 piante e arrestato due persone nella flagranza di reato di coltivazione di marijuana.
