NUORO – Il Consiglio comunale di Nuoro, pur approvando l’atto di riconoscimento dell’autodeterminazione del popolo palestinese, è stato teatro di un acceso dibattito che ha diviso l’aula e la piazza. Le voci critiche dei consiglieri Bastianella Buffoni e Pierluigi Saiu, del gruppo “Siamo Nuoro“, hanno sollevato un polverone scatenando fischi e contestazioni da parte dei cittadini che hanno assistito al dibattito in aula dopo il presidio contro il genocidio a Gaza.

Nuoro, consiglio comunale pro Palestina (foto S.Novellu)

Buffoni ha espresso la propria posizione con chiarezza: pur a favore del riconoscimento, ha sottolineato l’incompletezza della ricostruzione storica che ha preceduto l’approvazione del documento: “Non si può fare una ricostruzione unidirezionale della complessa situazione” ha affermato, sottolineando il rischio di strumentalizzazioni. Il suo discorso, a tratti interrotto da fischi e urla, ha puntato l’attenzione sulle risoluzioni ONU che, sebbene condannino la violazione del diritto umanitario a Gaza e l’intervento sproporzionato israeliano, non possono ignorare l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, costato la vita a 1250 persone.

Anche il consigliere Saiu ha ribadito la necessità di un approccio equilibrato. Favorevole a una soluzione diplomatica e alla pace, il Consigliere ha espresso disaccordo con il presupposto che la pace possa essere raggiunta solo attraverso la fine dell’occupazione e il riconoscimento dell’autodeterminazione, senza menzionare alcuna condanna per Hamas. Il suo intervento ha ribadito la posizione di “Siamo Nuoro”: un sì all’autodeterminazione ma con una condanna chiara del terrorismo, definendo Hamas a capo di un’organizzazione terroristica, come riconosciuto anche dalle Nazioni Unite; ma non da parte di Francesca Albanese, ecco perché il gruppo “Siamo Nuoro” non ha votato per la cittadinanza onoraria in favore di quest’ultima.
Stefano Ferreli, del Movimento Cinque Stelle, pur riconoscendo la posizione divergente con il resto del Consiglio comunale di Saiu e Buffoni, smentisce entrambi sottolineando come Albanese nella sua relazione del giugno 2024 ha condannato Hamas, l’atto terroristico del 7 ottobre e chiesto la liberazione degli ostaggi.