NUORO –  Sulle 500 persone si sono radunate ieri a Nuoro, secondo i dati forniti dalla Questura, per un presidio organizzato dall’USB (Unione Sindacale di Base) contro il genocidio nella Striscia di Gaza. La mobilitazione, parte di uno sciopero generale nazionale a cui hanno aderito 80 città italiane, ha visto la partecipazione di cittadini, scuole, centri culturali e diverse attività private e commerciali. L’evento ha richiamato l’attenzione sulla drammatica situazione, con circa 22.000 bambini uccisi in 23 mesi di conflitto, dati forniti da Save the Children e UNICEF.

Nuoro, bambini al consiglio comunale pro Palestina (foto S.Novellu)

IL PRESIDIO – Il corteo si è formato intorno alle 15:30 nel piazzale antistante al Comune. La partecipazione, diffusa anche tra i semplici cittadini oltre che tra le associazioni che da sempre perorano la causa, ha unito Nuoro alla protesta nazionale.

La volante della Polizia in Questura (foto S.Novellu)

Il presidio si è svolto in modo pacifico, con un solo breve momento di tensione risolto dall’intervento delle forze dell’ordine: una manifestante ha tentato di appendere una bandiera palestinese sulla facciata della Prefettura, ma è stata fermata senza ulteriori complicazioni.

Nuoro, consiglio comunale pro Palestina (foto S.Novellu)

La solidarietà della città non si è limitata alla piazza. Durante il pomeriggio, un’assemblea del Consiglio comunale ha approvato un documento di grande valore storico, sancendo l’autodeterminazione del popolo palestinese.

Attività commerciale nel Corso Garibaldi

L’assemblea ha inoltre conferito la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati. La mozione, sostenuta da 17 associazioni, da Progetto per Nuoro, dal PD e dai Riformisti, è stata approvata con 9 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti. Questo atto concreto ribadisce l’impegno di Nuoro a sostegno dei diritti umani e della causa palestinese.