NUORO – La città di Nuoro ha espresso la propria solidarietà al popolo palestinese in un’assemblea di Consiglio comunale toccante e partecipata, svoltasi dopo un presidio pubblico. L’evento ha visto l’approvazione di una mozione storica per la causa palestinese, preceduta da momenti di profonda riflessione e unione.

Nuoro, bambini al consiglio comunale pro Palestina (foto S.Novellu)
La seduta consiliare è iniziata con un gesto simbolico: l’invito ai bambini a sedersi tra i banchi del consiglio, seguito dal canto di Bella Ciao e dal lancio di palloncini bianchi. Un minuto di silenzio è stato osservato in memoria di Alessandra Cottu, la dodicenne recentemente scomparsa a seguito di un incidente stradale, a cui è stato tributato un pensiero prima dell’inizio ufficiale dell’assemblea.

Un minuto di silenzio per la morte di Alessandra Cottu (foto S.Novellu)
CITTADINANZA ONORARIA – Con 9 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti, è stata approvata la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati. Il sindaco Emiliano Fenu ha ricordato la precedente visita della Albanese a Nuoro e le sue preoccupazioni, già nel 2023, per le difficoltà di far arrivare gli aiuti nella Striscia di Gaza. Successivamente, il Consiglio ha approvato il documento che sancisce l’autodeterminazione del popolo palestinese. Come ha spiegato Lisetta Bidoni, la mozione è frutto della collaborazione tra le forze politiche progressiste e 17 associazioni locali, un’azione partita dal basso per sensibilizzare le istituzioni.

Nuoro, consiglio comunale pro Palestina (foto S.Novellu)
Il sindaco Fenu ha ricordato che le origini del conflitto arabo-israeliano sono ben più lontane di quanto si possa pensare, citando eventi storici fondamentali come la Nakba (“la catastrofe” in arabo), ovvero l’esodo di circa 700.000 palestinesi a seguito della guerra del 1948, quando fu proclamato lo Stato di Israele.

Nuoro, bambini al consiglio comunale pro Palestina (foto S.Novellu)
LE TAPPE DELLA DISCUSSIONE DEL CONFLITTO ARABO PALESTINESE – Durante la discussione in consiglio sono state ripercorse le tappe salienti del conflitto. Tutto iniziò con la Dichiarazione Balfour del 1917, con cui il governo inglese si impegnò a favorire la creazione di un “focolare nazionale” per il popolo ebraico in Palestina. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’ONU approvò la spartizione della Palestina, portando alla nascita dello Stato di Israele il 14 maggio 1948.

Nuoro, sit-in pro Palestina (foto S.Novellu)
Questo evento scatenò una serie di conflitti, tra cui la guerra del 1948 che vide Israele conquistare un territorio più vasto di quello assegnatole dall’ONU. Seguirono la crisi di Suez del 1956, la Guerra dei Sei Giorni del 1967 (che portò all’occupazione di territori come la Cisgiordania) e la guerra dello Yom Kippur nel 1973.

Nuoro, sit-in pro Palestina (foto S.Novellu)
Nonostante gli accordi di pace di Camp David che normalizzarono i rapporti tra Egitto e Israele, le rivendicazioni palestinesi non si sono mai spente. Il crescente malcontento culminò nella prima Intifada del 1987, una “sommossa delle pietre” scatenata da un tragico incidente e alimentata dall’occupazione israeliana dei territori conquistati nel 1967.
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