Questo pomeriggio la città di Nuoro si è unito alla mobilitazione nazionale con un presidio e un importante dibattito in Consiglio Comunale in sostegno della causa palestinese. A partire dalle 15:30, la piazza antistante il Palazzo Civico si è animata da slogan come “Stop Genocidio” e “Palestina Libera“, parte di un presidio organizzato dall’USB e da diverse realtà locali, formato da circa 500 persone, secondo le stime della Questura. La giornata segna un momento significativo per la città, che si è fatta promotrice di un’azione politica partita “dal basso” e arrivata fino all’aula consiliare.

Nuoro, sit-in pro Palestina in Aula consiliare (foto S.Novellu)
UNA MOZIONE PER L’AUTODETERMINAZIONE E LA CITTADINANZA ONORARIA – Il fulcro della giornata è la discussione di una mozione che approvata, porterà alla proclamazione dell’autodeterminazione della Palestina e al conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati.

Nuoro, sit-in pro Palestina davanti al Comune (foto S.Novellu)
Questa iniziativa è il risultato di mesi di lavoro da parte di un’assemblea di cittadini, associazioni politiche e movimenti che hanno unito le forze per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle drammatiche condizioni a Gaza e nei territori occupati. La mozione rappresenta il punto di arrivo di una campagna di divulgazione che ha coinvolto attivamente la comunità nuorese.

Nuoro, sit-in pro Palestina davanti al Comune (foto S.Novellu)
SARDEGNA IN PRIMA LINEA – La mobilitazione di Nuoro non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto sardo e nazionale di sciopero e protesta. A Cagliari, oltre cinquemila persone sono scese in strada per “fermare il genocidio a Gaza”, aderendo al corteo partito da Piazza del Carmine. Manifestazioni simili si sono tenute anche a Sassari, Olbia, Iglesias, Siniscola e Ozieri.

Nuoro, sit-in pro Palestina davanti al Comune (foto S.Novellu)
Gli organizzatori sottolineano il ruolo particolare della Sardegna, che “suo malgrado” è coinvolta negli scenari di guerra a causa della presenza di basi e poligoni militari, come l’aeroporto di Decimomannu, dove si addestrano anche i piloti israeliani. Questa vicinanza geografica e logistica agli scenari di conflitto spinge molti a sostenere con forza la causa palestinese, considerandola una battaglia per la giustizia e la pace che riguarda l’intera umanità.

Nuoro, sit-in pro Palestina davanti al Comune (foto S.Novellu)
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