OROSEI – Una corsa contro il tempo per garantire il diritto allo studio dei più piccoli. La sindaca di Orosei, Elisa Farris, ha scritto una lettera accorata all’assessora regionale alla Cultura e all’Istruzione Ilaria Portas, segnalando una situazione critica nella scuola dell’infanzia di Su Remediu. Dopo l’improvvisa chiusura della scuola paritaria “Sant’Antonio Abate”, il plesso si è ritrovato a gestire 55 bambini in sole due sezioni, superando ogni limite di capienza.

Orosei, un momento del Consiglio Comunale al centro Elisa Farris (foto Meloni)
L’improvvisa chiusura della scuola paritaria “Sant’Antonio Abate” a Orosei ha creato una situazione di emergenza per il plesso della scuola dell’infanzia locale che ha dovuto farsi carico di un numero significativo di iscritti: ad oggi la scuola conta 55 bambini distribuiti in sole due sezioni, una con 28 e l’altra con 27 alunni. È stato inoltre precisato che l’altro plesso dell’Infanzia, situato a Gollai, è già saturo, con tre sezioni pienamente operative che ospitano anche alunni con disabilità e 7 anticipatari, e non ha alcun margine di ulteriore ampliamento.
Per far fronte al sovraffollamento, è stata avanzata una richiesta formale per l’attivazione di una terza sezione presso l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) e l’Ufficio Scolastico Provinciale (USP). Tale istanza, tuttavia, non è stata accolta, lasciando il plesso a gestire un carico di lavoro che compromette la qualità didattica e il benessere degli alunni.
“Questa situazione, oltre a porre seri limiti alla qualità dell’insegnamento e all’equilibrio delle sezioni, compromette direttamente il diritto fondamentale all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione. In un territorio come quello di Orosei – da anni contraddistinto da una presenza crescente di famiglie migranti, spesso in condizioni di vulnerabilità – la scuola rappresenta non solo un servizio educativo, ma un presidio di inclusione, cittadinanza e speranza” scrive la Sindaca supportata dalla consigliera comunale con delega all’Istruzione Daniela Contu all’Assessora. Per far fronte alla criticità è stata coinvolta anche la garante al diritto all’infanzia Carla Puligheddu in quanto a oggi la scuola dell’Infanzia di Orosei non può accogliere nuovi iscritti ” con il rischio concreto che molte famiglie siano costrette a cercare accoglienza in comuni limitrofi, privando i propri figli del diritto di frequentare una scuola nel proprio territorio” precisa Elisa Farris nella lettera.
L’APPELLO – La Sindaca ha quindi chiesto all’Assessora di intervenire per attivare il prima possibile la terza sezione presso la Scuola dell’Infanzia di Su Remediu. Ha sottolineato che la questione va oltre i semplici numeri o la logistica scolastica, rappresentando piuttosto un impegno concreto verso l’equità, l’accesso e l’uguaglianza educativa. L’attivazione della terza sezione, ha spiegato, sarebbe un gesto concreto per garantire pari opportunità a tutti i bambini della comunità, una risposta seria e responsabile alle esigenze di un territorio dinamico e accogliente e un’azione coerente con i valori fondanti della scuola pubblica, quali inclusione, qualità e diritti. Infine, si è detta fiduciosa nella sensibilità istituzionale dell’assessora e nella sua volontà di sostenere le comunità scolastiche della Sardegna, restando a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
