NUORO – Il Monte Ortobene, cuore verde di Nuoro, si trova ad affrontare una situazione complessa e duratura, con problemi che sembrano non trovare soluzione. Se da un lato l’amministrazione comunale è intervenuta per risolvere un problema di sversamento fognario nella zona di Solotti, dall’altro ne persiste un altro ben visibile: una consistente perdita d’acqua segnalata dal comitato “Ultima spiaggia” da oltre due settimane, senza che Abbanoa sia ancora intervenuta. Questo accade mentre la rete idrica si rivela un vero e proprio colabrodo, unita a un sistema fognario incompleto che mette a rischio l’intero ecosistema della montagna.
Da quasi un decennio, l’eterna incompiuta del sistema fognario dell’Ortobene continua a inquinare le falde acquifere. Per collegare le 304 strutture del monte (tra abitazioni ed esercizi) al depuratore di Su Tuvu mancherebbero appena 80 metri di tubazione. Le “acque nere” prodotte dai residenti vengono ancora riversate in vasche di raccolta non a norma, con conseguente dispersione di liquami nel terreno.
Un problema noto da tempo, come dimostra un rapporto del 2004 patrocinato dalla Regione Sardegna, intitolato “Piano di gestione della zona di protezione speciale Monte Ortobene”. Il documento sottolineava come il rilascio di reflui sul terreno stesse determinando la diffusione di sostanze inquinanti nelle falde acquifere, con gravi conseguenze per la flora, la fauna e l’intera area. A prova di ciò, il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asl nuorese ha confermato la non potabilità dell’acqua delle numerose fonti presenti sul monte, dove recenti analisi hanno rilevato la presenza di batteri fecali, piombo e nitrati.
Sull’argomento, nel 2017 secondo quanto riporta la stampa locale dell’epoca, intervenne l’allora ‘assessore comunale all’Ambiente, Giuliano Sanna, che definì il problema delle fognature del Monte Ortobene una priorità assoluta per l’amministrazione. “Il lavoro di completamento della rete ha un importo totale di 800 mila euro,” disse Sanna. “Oltre a collegare la rete esistente al depuratore, è necessario realizzarne una ex novo che colleghi la zona di Farcana, attualmente isolata”
A distanza di anni, la situazione rimane critica e il Monte Ortobene continua a vivere in un equilibrio precario, tra perdite idriche e un sistema fognario che aspetta da troppo tempo di essere completato.
