La manifestazione, promossa a scopi benefici, ha visto una grande partecipazione. Significativa la testimonianza di una volontaria tornata dalla Cisgiordania
SINISCOLA – Un nutrito corteo ha sfilato nelle sabato pomeriggio per le vie de La Caletta, aperto dalla banda “Maccabanda”. La manifestazione, caratterizzata da slogan, striscioni e bandiere della Palestina e dei Quattro Mori, ha voluto esprimere solidarietà al popolo palestinese. Il ritrovo, in piazza Casello (ex Genio Civile), ha visto le esibizioni del tenore Ususule e del Coro Su Siniscolesu, seguite da diversi interventi sul significato dell’iniziativa, promossa per scopi benefici. L’obiettivo era sensibilizzare il pubblico sulla drammatica situazione in Medio Oriente, dove, secondo gli organizzatori, si contano quotidianamente tra i cinquanta e i cento morti a causa dei conflitti con Israele.

Manifestazione pro Gaza alla Caletta (foto Nieddu)
Particolarmente toccante è stata la testimonianza di Caterina Carzedda, appena rientrata da un viaggio in Giordania con un gruppo di undici volontari. Dopo aver percorso la Cisgiordania a stretto contatto con la popolazione locale, vivendo e spostandosi con i loro mezzi, il gruppo ha potuto osservare direttamente quella che hanno definito “l’occupazione crudele” dei territori palestinesi. Hanno raccontato di blocchi stradali continui, installazione di cancelli e un muro alto otto metri che non solo separa la Cisgiordania da Israele, ma divide internamente i palestinesi, con lo scopo di indebolire la loro resistenza. Nonostante le difficoltà, il popolo palestinese, come ha sottolineato la testimonianza, continua a reagire con forza, ricostruendo ciò che viene distrutto, riaprendo librerie e ripristinando le tubature dell’acqua. Tra il pubblico erano presenti numerosi turisti e cittadini dei paesi limitrofi, molti dei quali indossavano magliette a tema. In tarda serata, dopo gli interventi, si sono esibite altre band.

Manifestazione pro Gaza alla Caletta (foto Nieddu)
La manifestazione era stata anticipata da una diffida emessa dalla Questura di Sassari nei confronti di attivisti pro Palestina, anche di Nuoro. Il provvedimento vietava loro di transitare per Olbia in seguito a un presidio organizzato lo scorso 31 agosto all’aeroporto per l’arrivo di un gruppo di israeliani. Un divieto che i movimenti hanno definito “assurdo”, in quanto limiterebbe la libertà di espressione del dissenso. La questione ha anche sollevato interpellanze a livello istituzionale sulla presenza in Sardegna di questi individui, scortati dalla DIGOS, che secondo gli attivisti non sarebbero semplici turisti ma esponenti delle forze armate israeliane.
Franceschino Nieddu
