L’Orgosolo Film Festival si conclude con il trionfo del cinema di denuncia

Salvatore

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L’Orgosolo Film Festival si conclude con il trionfo del cinema di denuncia

lunedì 15 Settembre 2025 - 13:18
L’Orgosolo Film Festival si conclude con il trionfo del cinema di denuncia

ORGOSOLO – Si è conclusa ieri la prima edizione dell’Orgosolo Film Festival – Cinema di denuncia, lotta e resistenza. Quattro intense giornate di proiezioni, incontri e dibattiti hanno animato il paese del Supramonte, trasformandolo in un palcoscenico per il cinema impegnato e sociale.
Ideato e diretto dal regista Paolo Carboni e organizzato dall’Associazione Culturale RTS (Radio Televisione Sarda), il festival ha presentato 22 film di 11 diverse nazionalità, suddivisi in tre categorie competitive. Oltre alle proiezioni, il programma ha incluso concerti, una masterclass e un convegno, confermando l’ambizione di ritagliarsi un ruolo di rilievo nel panorama culturale sardo.
Il festival si propone come vetrina per film che esaltano il valore sociale del cinema, affrontando temi cruciali come le ingiustizie territoriali, ambientali, culturali e i diritti umani. La scelta di Orgosolo non è casuale: con la sua storia di resistenza e protesta, il paese ha offerto il palcoscenico ideale per un evento che riflette il suo spirito di lotta per la libertà e la giustizia.

I VINCITORI – La serata conclusiva ha visto la proclamazione dei vincitori, premiati con opere d’arte in ceramica realizzate dall’artigiana locale Teresa Podda.
Categoria “Tziu Lai” (giornalismo di denuncia): Premio ex aequo a Marino di Domenico Mattia Melis e Profondo nero di Roberto Pili.
Categoria “Premio Pratobello” (miglior cortometraggio): vincitore: Spine di Kristina Panova (premio del valore di 1000 euro); menzioni speciali: Zoo di Tariq Rimawl e Le case che eravamo di Arianna Lodeserto.
Categoria “Premio Pratobello” (miglior lungometraggio): vincitore: Abele di Fabian Volti (premio del valore di 2000 euro); menzioni speciali: Arbores di Francesco Bussalai e Chemical Bros di Massimiliano Mazzotta.
I PROTAGONISTI – “È stata un’ottima partenza. Un piacere vedere tanta attenzione e le tematiche affrontate dai registi sono state tutte di grande interesse e attualità,” ha commentato il sindaco di Orgosolo, Pasquale Mereu. “Ci auguriamo che questa prima edizione sia solo l’inizio di un percorso che renda l’appuntamento un momento di riflessione e partecipazione civile sempre più significativo.”
Sulla stessa linea il direttore artistico, Paolo Carboni, ha ribadito la missione del festival: “Vogliamo restituire al cinema il suo ruolo di strumento critico, capace di raccontare lotta, resistenza e denuncia. Orgosolo non è solo un luogo, è un simbolo di resistenza: qui il cinema incontra la memoria e la trasforma in consapevolezza e responsabilità condivisa.”
L’evento si è svolto grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna e del Comune di Orgosolo, con il patrocinio dell’ISRE e la collaborazione di diversi partner regionali e nazionali.

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