“Dal disfattismo ai fatti”. Con queste parole la presidente della Regione, Alessandra Todde, interviene sul tema della sanità sarda, rivendicando i risultati raggiunti nei primi 17 mesi di governo. In un post sui social, Todde ha elencato gli obiettivi centrati, chiedendo ai cittadini fiducia e pazienza per il percorso di riforma in corso.
La governatrice non nasconde le difficoltà, mostrandosi empatica con i cittadini: “Capisco, da cittadina, quanto sia ingiusto dover aspettare mesi per una risonanza, una TAC o un controllo. E mi arrabbio moltissimo, da presidente, quando leggo che tanti miei concittadini sono obbligati a partire per potersi curare“, afferma. Tuttavia, sottolinea la sua responsabilità e quella della Giunta, chiamati a garantire il benessere dei sardi.
Todde risponde indirettamente alle critiche, che a suo dire “continuano a dipingere la Sardegna come un’isola dove ‘tutto va male’“, basandosi su dati non aggiornati. Tra i risultati elencati, spiccano la riattivazione di reparti fondamentali come ortopedia a Iglesias e senologia chirurgica a Nuoro, l’avvio della rete oncologica regionale e del registro tumori, il completamento della sperimentazione di telemedicina e il rilancio della ricerca traslazionale, incluso il progetto di sequenziamento del genoma della popolazione sarda.
LE LISTE D’ATTESA – Sul tema delle liste d’attesa, la presidente annuncia che “la gara per il CUP unico regionale è in corso“. Il nuovo sistema sarà operativo entro sei mesi e promette agende trasparenti, promemoria via sms, penalità per chi non si presenta e orari estesi per ridurre i tempi di attesa.
Infine, Todde conclude il suo intervento affermando che, pur non essendo ancora tutto risolto, la direzione è chiara. “Sappiamo che i problemi sono ancora tanti, ma la direzione è chiara: passo dopo passo, la sanità sarda sta cambiando. Non con slogan ma con tanta fatica e fatti”.
