È morto a 78 anni Stefano Benni, uno degli scrittori italiani più amati e di culto, noto per il suo stile inconfondibile che univa ironia, satira sociale e umorismo tagliente. Lo scrittore e drammaturgo, nato a Bologna il 12 agosto 1947, si è spento in seguito a una lunga malattia. La notizia è stata confermata dalla casa editrice Feltrinelli.
Benni ha saputo conquistare generazioni di lettori con la sua capacità di analizzare la realtà in modo spietato, creando personaggi indimenticabili e mondi surreali. Tra i suoi romanzi e raccolte di racconti più celebri, molti dei quali sono diventati dei veri e propri cult, spiccano Bar Sport, La compagnia dei Celestini, Il bar sotto al mare, Margherita Dolcevita ed Elianto.
Nel 2006, Benni è stato ospite a Gavoi in occasione del festival L’Isola delle Storie, intervistato dal critico letterario Massimo D’Onofri.
La sua prolificità e il suo eclettismo lo hanno portato a esplorare diverse forme d’arte. Oltre alla scrittura, Benni è stato un collaboratore di lunga data di Beppe Grillo, per il quale scriveva i testi comici. Ha tradotto i romanzi dell’amico Daniel Pennac e ha avuto incursioni nel mondo della musica e del teatro, scrivendo testi e dirigendo anche il film Musica per vecchi animali nel 1989. Non sono mancate le sue incisive collaborazioni giornalistiche per testate come l‘Espresso, Panorama e i settimanali satirici Cuore e Tango, dove il suo stile unico ha sempre lasciato il segno.
