NUORO – La Sardegna come luogo di sperimentazione e “vittima sacrificale” nelle dinamiche internazionali. Questo il tema centrale dell’incontro tenutosi ieri nella biblioteca Satta di Nuoro, che ha visto come protagonista il giornalista Franco Fracassi. L’evento, promosso da associazioni locali come Sa Defenza e Comitato Ecologico Consapevole (CEC), ha analizzato il ruolo dell’isola a livello globale. Fracassi ha sottolineato come la Sardegna, per le sue specifiche caratteristiche geografiche e geopolitiche, si presti a essere un vero e proprio laboratorio. Secondo il giornalista, molte delle tecniche di controllo sociale e individuale, utilizzate in seguito in contesti internazionali e di guerra, sono state sperimentate per la prima volta proprio sull’isola.

Incontro col giornalista Franco Fracassi (foto Nieddu)
Durante l’incontro, sono stati toccati diversi argomenti critici: dalle pandemie zootecniche alle basi militari, dagli incendi dolosi alle fabbriche d’armi e alle discariche tossiche. Il giornalista ha definito questi fenomeni come segnali che la Sardegna viene usata da altri Paesi per i propri interessi. Ha inoltre criticato la presenza dei poligoni militari, vista come un “cedimento” del governo centrale agli eserciti internazionali che si addestrano sull’isola.
Un altro punto saliente affrontato da Fracassi riguarda l’impatto delle nuove tecnologie, come pale eoliche e campi fotovoltaici. Secondo l’esperto, queste innovazioni stanno alterando la natura produttiva dell’economia sarda, in particolare il settore agricolo, con conseguenze sociali non assimilabili a un reale progresso. La scelta di Nuoro come sede dell’incontro non è stata casuale. Fracassi, che torna regolarmente in Sardegna, ha affermato che anche i centri dell’entroterra, come il capoluogo barbaricino, meritano di ospitare iniziative di questo tipo, riconoscendo a Nuoro il suo ruolo di “grosso polo d’iniziative culturali”.
Franceschino Nieddu
