NUORO – L’appello accorato lanciato dal gruppo civico “Allerta in Barbagia” al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e a tutte le più alte cariche dello Stato, si è spento in un epilogo drammatico e straziante. Maria Antonietta Sesto, la 74enne di Orune bloccata per mesi in gravissime condizioni di salute a Berlino, è morta senza poter fare ritorno nella sua amata terra e riabbracciare i suoi cari.
L’INIZIO DI UNA PARABOLA DISCENDENTE – La sua odissea era iniziata circa cinque mesi fa, quando una caduta le aveva causato una frattura del femore, scatenando una serie di complicazioni che l’avevano resa dipendente da un ventilatore meccanico. L’unico modo per riportarla a casa sarebbe stato un costoso trasporto aereo medicalizzato, ma la famiglia e il gruppo civico si erano scontrati contro un muro di indifferenza istituzionale e burocrazia.
UN GRIDO D’AIUTO INASCOLTATO – Nella lettera aperta inviata alle istituzioni, la referente del gruppo, Pina Cui, aveva definito la situazione “un caso di necessità umana”, chiedendo un intervento urgente per garantire a Maria Antonietta un ritorno dignitoso. L’appello aveva denunciato il “silenzio e indifferenza” delle istituzioni sarde, che non avevano mai risposto alle richieste di aiuto. Nonostante i tentativi e le innumerevoli PEC inviate a Ministeri e Ambasciate, la macchina burocratica si era mossa con una lentezza fatale. Come raccontato dal gruppo stesso, un “foglio di trasporto” essenziale per il rimpatrio aveva perso validità e il suo rinnovo era arrivato solo dopo giorni cruciali, troppo tardi per le condizioni di salute in rapido peggioramento della donna.
La tragedia si è consumata, lasciando l’amaro in bocca a chi ha lottato fino all’ultimo per riportarla a casa. L’associazione “Claudio Cugusi” si era offerta di fornire un’ambulanza, un gesto di solidarietà che purtroppo non si è potuto concretizzare a causa del precario stato di salute della signora. Anche le donazioni di due cittadini, sebbene preziose, si erano rivelate insufficienti a coprire le spese.
Il dolore dei familiari e degli amici si unisce a quello di tutti i cittadini che hanno seguito la vicenda, nella speranza che il triste epilogo di Maria Antonietta possa servire da monito per una burocrazia più umana e una maggiore attenzione verso chi si trova in situazioni di estrema difficoltà all’estero.
Dramma a Berlino: nuorese bloccata in ospedale, appello a Mattarella per il rimpatrio – VIDEO
