Dermatite bovina. La contraddizione: il TAR ferma gli abbattimenti e il Consiglio di Stato li conferma  

Salvatore

Per la tua pubblicità su Cronache Nuoresi scrivi una mail a: commerciale@cronachenuoresi.it o chiama il n. +39 324 952 7229

Dermatite bovina. La contraddizione: il TAR ferma gli abbattimenti e il Consiglio di Stato li conferma  

venerdì 29 Agosto 2025 - 19:40
Dermatite bovina. La contraddizione: il TAR ferma gli abbattimenti e il Consiglio di Stato li conferma  

Bovino affetto da Dermatite Nodulare

Due provvedimenti giudiziari quasi simultanei, ma con esiti diametralmente opposti, hanno acceso il dibattito sulla gestione della dermatite nodulare bovina in Sardegna. Mentre il TAR Sardegna ha temporaneamente sospeso, con un decreto cautelare del presidente Marco Buricelli, l’abbattimento di capi sani e già vaccinati in cinque allevamenti del Nuorese (tre di Orotelli, uno a Sarule e uno a Orani) , il Consiglio di Stato ha respinto un ricorso simile, confermando l’ordine di abbattimento per un altro allevamento.

LA SOSPENSIONE DEL TAR SARDEGNA –  Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna ha accolto l’istanza presentata dal Centro Studi Agricoli, sospendendo l’esecuzione di un provvedimento regionale che ordinava l’abbattimento di bovini sani e vaccinati di Orotelli. La decisione, emessa oggi, blocca l’ordinanza fino al 24 settembre, data in cui è prevista l’udienza per la trattazione collegiale del caso. Il presidente del Centro Studi Agricoli, Tore Piana, ha definito la situazione come uno “stillicidio” e una “guerra senza senso” tra allevatori e Regione Sardegna. Piana, inoltre, ha accusato la presidente regionale, Alessandra Todde, di un “silenzio assordante” e ha ribadito l’appello a bloccare un “massacro che non ha basi né scientifiche né logiche”.

 IL CONSIGLIO DI STATO  CONFERMA – Allo stesso tempo, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello cautelare dell’Agri Power  (sentenza 6121 del 2025), confermando l’ordinanza di primo grado del TAR e l’ordine di abbattimento per l’intero stabilimento. La decisione si basa su rigide normative europee e sulla necessità di proteggere la salute pubblica e animale.

L’ordinanza del Consiglio di Stato, datata 28 agosto, fa riferimento al Regolamento unionale n. 687/2020, che prevede l’abbattimento obbligatorio di tutti gli animali di una stalla colpita per evitare la diffusione dell’agente patogeno. Il Consiglio ha precisato che la vaccinazione d’urgenza non scongiura l’abbattimento, ma si limita a differirlo. La sentenza, inoltre, sottolinea che la deroga per le “unità epidemiologiche” non colpite non è applicabile in questo caso, poiché la prova della segregazione del personale tra le diverse aree dell’allevamento non è stata fornita in modo convincente. Il Consiglio ha ritenuto che l’allarmante diffusione dei focolai in Sardegna imponga un’applicazione rigorosa delle misure di controllo e ha concluso che il pregiudizio economico per l’azienda sarà compensato dagli indennizzi previsti.

SITUAZIONE DI STALLO E INCERTEZZA – I due provvedimenti evidenziano la complessità della situazione e la forte tensione tra le esigenze sanitarie imposte dai regolamenti europei e la difesa degli interessi economici e del lavoro degli allevatori. Se da un lato il TAR ha accolto le ragioni degli allevatori a difesa dei capi sani e vaccinati, dall’altro il Consiglio di Stato ha ribadito l’imperativo della profilassi in una situazione di emergenza. Ora l’attenzione si sposta al 24 settembre, quando la decisione del TAR Sardegna potrebbe creare un precedente significativo o confermare la linea più restrittiva imposta dal Consiglio di Stato.

INDENNIZZI IN RITARDO – La preoccupazione tra gli allevatori italiani cresce a causa dei ritardi nell’erogazione degli indennizzi, fondi vitali che dovrebbero coprire i danni subiti e sostenere un settore che richiede investimenti a lungo termine. Mentre per avviare un allevamento occorrono non meno di dieci anni di sacrifici, il mancato o ritardato arrivo dei risarcimenti mette a rischio la sopravvivenza stessa delle aziende.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi