Dopo oltre un decennio di stop, ripartono i lavori per il completamento della diga di Cumbidanovu. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha dato il via libera all’estrazione dei materiali necessari per riprendere la costruzione dell’opera. L’autorizzazione riguarda due cave a Orgosolo, che saranno attive per un periodo limitato, dato che si trovano nell’area che a regime sarà sommersa dal bacino idrico.
2,46 milioni di euro è il valore dell’intervento, interamente finanziato dalla Regione. I materiali estratti saranno utilizzati per la produzione del calcestruzzo e delle altre opere accessorie, elementi essenziali per la ripresa dei lavori, fermi dal 2013, anno in cui il cantiere fu distrutto dal ciclone Cleopatra.
“Con questo atto, diamo finalmente il via libera alla ripresa dei lavori della diga di Cumbidanovu, un’opera che cittadini e agricoltori attendono da oltre trent’anni” ha dichiarato l’assessora Laconi. “Autorizzare le cave significa mettere a disposizione i materiali indispensabili per proseguire la costruzione dello sbarramento e, allo stesso tempo, predisporre spazi che, una volta ultimati i lavori, saranno parte integrante dell’invaso destinato a raccogliere l’acqua”.
