Dalla Sardegna all’Italia, un modello vincente: Nuoro porta la telemedicina sul giornale italiano di Cardiologia

Salvatore

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Dalla Sardegna all’Italia, un modello vincente: Nuoro porta la telemedicina sul giornale italiano di Cardiologia

martedì 26 Agosto 2025 - 12:59
Dalla Sardegna all’Italia, un modello vincente: Nuoro porta la telemedicina sul giornale italiano di Cardiologia

Screening cardiologico alla Casa di Comunità (foto S.Meloni)

L’esperienza di Nuoro nella gestione dello scompenso cardiaco a distanza non è più solo una pratica locale, ma un caso di studio riconosciuto a livello nazionale. L’iniziativa, frutto di un’innovativa sinergia tra territorio e ospedale, è stata infatti pubblicata sul prestigioso “©“, offrendo il primo studio organico in Italia che ne certifica i benefici clinici ed economici.

L’articolo scientifico, a firma del dottor Mauro Pisano, Direttore della Cardiologia e del Dipartimento Area Medica, illustra i risultati di due anni di attività del programma di telemonitoraggio. Questo modello, come spiega il dottor Gianluca Doa che ne ha supervisionato la Centrale operativa, si basa su un “gioco di squadra” tra diverse figure sanitarie, dagli infermieri di comunità ai cardiologi territoriali, con l’obiettivo di offrire un’assistenza integrata e continuativa.

Il progetto ha dimostrato di essere una soluzione non solo efficace per la salute dei pazienti, ma anche economicamente vantaggiosa. A fronte di una spesa di circa 1000 euro per paziente, il sistema ha permesso di generare un risparmio fino al triplo, principalmente grazie alla drastica riduzione dei ricoveri ospedalieri e degli accessi al pronto soccorso, liberando risorse per altre necessità.

La vera forza del programma risiede nel coinvolgimento dei pazienti, in gran parte anziani e fragili, che sono stati messi in condizione di monitorare i propri parametri vitali da casa con dispositivi intuitivi. Questo approccio ha non solo migliorato la loro consapevolezza della malattia, ma ha anche portato a un’altissima aderenza alla terapia farmacologica, superando l’85% per i farmaci salvavita.

L’esperienza di Nuoro rappresenta un esempio concreto di sanità equa e inclusiva, capace di superare le sfide poste dai territori montani o a bassa densità abitativa. Il modello si prende cura delle persone dove vivono, evitando loro spostamenti continui e faticosi. Questo sistema ha razionalizzato l’uso dell’Ospedale San Francesco, che oggi può concentrarsi sui casi più complessi e sulle terapie intensive, tornando a essere un luogo di alta specializzazione e non più un semplice presidio per la gestione della cronicità.

Come sottolineato dal dottor Angelo Zuccarelli, Commissario Straordinario della ASL di Nuoro, questo progetto è il primo passo di un nuovo paradigma per la gestione delle malattie croniche. L’intento è di estendere questo modello proattivo anche ad altre patologie come il diabete e la BPCO, segnando un’evoluzione verso un sistema sanitario più sostenibile e orientato al futuro.

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