C’era una volta il centro per l’autismo a Nuoro. Una struttura bloccata da anni

Salvatore

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C’era una volta il centro per l’autismo a Nuoro. Una struttura bloccata da anni

"Dopo di Noi" a rischio? Nuoro in attesa: un centro per l'autismo bloccato da anni.
martedì 26 Agosto 2025 - 11:18
C’era una volta il centro per l’autismo a Nuoro. Una struttura bloccata da anni

Lisetta Bidoni, Progetto per Nuoro (foto S.Novellu)

La città di Nuoro si trova di fronte a un paradosso doloroso: esiste una struttura, la Fondazione Marreri ETS, pensata e attrezzata per accogliere persone con disabilità grave e disturbi dello spettro autistico, ma è bloccata da anni. Nonostante abbia ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie tra il 2015 e il 2019, il centro non è mai entrato in funzione, lasciando in sospeso il futuro di decine di famiglie.

UN PROGETTO DI SPERANZA CHE NON DECOLLA  –  Il centro diurno, situato in località Marreri, è il frutto della collaborazione tra la Provincia di Nuoro, l’ANGSA Sardegna Onlus e l’Istituto Tecnico Agrario “B. Brau”. Progettato per accogliere 20 utenti per 36 ore settimanali, era destinato a diventare un punto di riferimento per l’abilitazione, la riabilitazione e l’inclusione sociale. Il suo obiettivo era offrire un “Durante Noi” sereno per preparare un futuro dignitoso e autonomo nel “Dopo di Noi”, alleggerendo la preoccupazione costante dei genitori. A segnalare la criticità con una mozione  è Lisetta Bidoni consigliere comunale e referente di Progetto Per Nuoro:

“Le famiglie, le associazioni e l’ANGSA Sardegna hanno lanciato un appello alle istituzioni: è necessario che il Comune di Nuoro, insieme alla Provincia e alla Fondazione, si impegni per sbloccare l’impasse. Il recente stanziamento di 20.000 euro da parte della Regione per l’accreditamento del centro offre un barlume di speranza, ma non basta” è scritto nel documento politico in attesa che la problematica venga discussa in consiglio comunale.

LA RICHIESTA ALLE ISTITUZIONI DA PARTE DI PROGETTO PER NUORO L’invito rivolto al Sindaco e alla Giunta Comunale è chiaro: non solo si deve fare tutto il possibile per rendere operativo il centro di Marreri in tempi brevi, ma si deve anche valutare l’ingresso del Comune nella Fondazione. La richiesta va oltre: le famiglie chiedono che Nuoro si doti di soluzioni abitative innovative, come comunità residenziali e appartamenti “autismo-friendly”, che permettano una progressiva autonomia e una vita indipendente per le persone con disabilità.

La situazione del centro Marreri non è solo una questione burocratica, ma il simbolo di una promessa mancata, che riguarda il futuro e la dignità delle persone più fragili della comunità. La speranza ora è che l’appello delle famiglie non resti inascoltato.

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