La campagna di vaccinazione contro la dermatite nodulare bovina sta dando i suoi frutti in Sardegna, portando a una decisa frenata dei contagi nell’ultima metà di agosto dove sono stati registrati solo due nuovi focolai, un dato significativamente inferiore rispetto ai 36 di luglio. Tuttavia, i dati regionali evidenziano ancora notevoli differenze territoriali, con le province di Nuoro e Cagliari che registrano le percentuali di vaccinazione più basse.
Mentre a livello regionale 114.700 capi pari a 40,53% dei capi bovini è stato immunizzato, a Oristano e nel Medio Campidano si raggiungono picchi del 59,15%. Al contrario, a Nuoro la percentuale si ferma al 27,81%, e a Cagliari al 26,72%.
L’Assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, e quello all’Agricoltura, Gianfranco Satta, hanno ribadito l’importanza di intensificare la campagna vaccinale in queste aree. La situazione, seppur in miglioramento, rimane critica proprio nei territori dove la copertura vaccinale è meno diffusa, sottolineando l’urgenza di un maggiore impegno da parte degli allevatori per proteggere il patrimonio zootecnico e sbloccare le movimentazioni. Satta ha inoltre rassicurato gli allevatori riguardo agli indennizzi, confermando che la Regione ha stanziato circa 30 milioni di euro per coprire le eventuali perdite. Ha anche richiamato l’attenzione sull’importanza della vaccinazione citando i dati della Blue Tongue, una malattia che nel 2024 aveva causato la morte di 11.000 capi, mentre quest’anno, grazie alle vaccinazioni, se ne contano solo 55.
