Fermato col taser: l’autopsia conferma un arresto cardiaco

Salvatore

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Fermato col taser: l’autopsia conferma un arresto cardiaco

Necessari ulteriori esami per stabilire le esatte cause del decesso
giovedì 21 Agosto 2025 - 21:23
Fermato col taser: l’autopsia conferma un arresto cardiaco

La vittima Giampaolo Demartis e un taser

L’autopsia sul corpo di Gianpaolo Demartis, il 57enne deceduto a Olbia dopo essere stato fermato con un taser, ha confermato che la causa del decesso è un arresto cardiaco. L’esame autoptico, svolto oggi presso l’istituto di medicina legale di Sassari, ha inoltre evidenziato che l’uomo soffriva di problemi cardiaci pregressi.

Saranno necessari ulteriori accertamenti per chiarire la dinamica esatta e le cause che hanno portato alla morte. Demartis, originario di Bultei e residente tra Sassari e Olbia, era stato bloccato la sera del 16 agosto in seguito a segnalazioni di residenti del quartiere Santa Mariedda, che lo avevano visto in stato di alterazione mentre aggrediva i passanti. È deceduto in ambulanza poco dopo essere stato colpito con il taser.

La Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati due carabinieri del reparto operativo di Olbia: il capo scorta, che è stato ferito da Demartis, e il collega che ha utilizzato il taser per immobilizzarlo.

All’autopsia ha partecipato anche il consulente tecnico nominato dal Sic (Sindacato indipendente Carabinieri). La famiglia della vittima non ha nominato un proprio consulente, dichiarando tramite il loro avvocato Marco Manca di “riporre fiducia nell’operato della magistratura e dei suoi consulenti”.

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